Incontro Governo - associazioni di impresa su blocco cessione dei crediti. Genovesi: servono fatti, con decreto ad horas. “Ci aspettiamo che il Governo nelle prossime ore passi dalle parole ai fatti, presentando un altro decreto o un emendamento, altrimenti saremo alla solita propaganda, buona per chi ci vuole credere. Al momento, l’unico fatto che registriamo è il disastro prodotto dal decreto 11/2023, cioè il blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura per tutti, che vuol dire penalizzare il lavoro e l’ambiente e rendere lo strumento degli incentivi appetibile solo per chi ha redditi medio alti” è quanto afferma Alessandro Genovesi, Segretario nazionale Fillea Cgil commentando l’incontro del 20 febbraio u.s. tra Governo e associazioni di impresa.
“Oltre a ribadire che il Governo sta scegliendo volutamente di non riconoscere il ruolo dei lavoratori in questa delicata situazione, inaugurando una stagione pericolosa di relazioni industriali, è su tempi e merito che continuiamo ad essere preoccupati. I tempi – continua il leader degli edili Cgil – non sono infatti una variabile indipendente per imprese e lavoratori, così come ribadiamo che sbloccare i crediti incagliati è solo una parte del problema. La questione ruota intorno ad una domanda: questo Governo è interessato davvero - e non a chiacchiere - a proseguire con una politica strutturale di sostegno alla riqualificazione ed efficienza del costruito, in grado di agevolare i 30 milioni di italiani a basso reddito che vivono nelle case più vecchie, insicure ed energivore?”.
Da parte del sindacato sono state avanzate alcune proposte “per garantire il diritto ad una casa più sicura e efficiente, con bollette meno care, per chi vive nei condomini, in periferia, ed ha meno di 30 mila euro di reddito ISEE l’anno: accoglierle significherebbe evitare decine di migliaia di licenziamenti e sarebbe un successo del buon senso del governo e del sindacato dei lavoratori. Se così non fosse, sarebbe inevitabile la mobilitazione a tutela del lavoro e dell’ambiente, di questo parleremo tutti insieme con FenealUil e Filca Cisl già nelle prossime ore”. (Fonte: Uffico Stampa Fillea - Cgil)
Per la Redazione - Serena Moriondo