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Foto tre fondatrici MulieresMulieris è un progetto nato a Bologna nel 2019 come pagina Instagram di divulgazione artistica, per poi evolvere in progetto editoriale indipendente e contemporaneo, distribuito ormai a livello mondiale, volto a rispondere a un bisogno delle tre giovani fondatrici, Chiara Cognigni (grafica), Greta Futura Langianni (videomaker e fotografa) e Sara Lorusso (fotografa e direttrice creativa): riuscire a trovare un’azienda presso la quale effettuare uno stage universitario.

Rifiutate molte volte in favore di stagisti uomini, sono così giunte a creare uno spazio dedicato ad artiste e creative e a chi si riconosce come tale. Mulieris, infatti, è una parola latina che significa “di donna”. "La creazione di Mulieris è stata una conseguenza di esigenze. Da una parte la necessità di creare un save place per giovani artiste, quindi pari opportunità e un ambiente di lavoro senza discriminazioni che sembrava sempre più difficile incontrare altrove; dall’altra ci ha unite un bisogno di confronto e supporto dal punto di vista artistico e amicale. (..) Il british journal of photography riporta che nel mondo il 70-80 % degli studenti di fotografia sono donne, ma solo il 13-15% di donne risulta lavorare effettivamente come fotografa. Quasi nessuno è al corrente di questo ed è qui che entra in campo mulieris: mostrare il mondo del lavoro per come è ovvero non paritario."

Mulieres è, dunque, molto più di un magazine, è la traduzione di una scelta di tre giovani donne: dalla necessità di ottenere un lavoro attraverso la valorizzazione del proprio talento ad una occasione di empowerment indivuale e collettivo. Si è passati da una necessità personale alla volontà di offrire lavoro concreto ad altre donne, dando vita a una community e a un network duraturi nel tempo, “We want to create an open dialogue on gender equality through art made by womxn”. 

Due sono le realtà sviluppate: Mulieris Magazine, la rivista cartacea che permette alle artiste con cui si collabora di emergere e di instaurare connessioni lavorative, e Mulieris Studio, la sezione di direzione e produzione artistica all’interno della quale si sviluppano i contenuti, si lavora alla post produzione, alle campagne fotografiche e video, al copywriting e alla progettazione grafica, dando spazio alla creatività e aprendosi all’inclusione di tutte le arti visive.  I numeri finora usciti con cadenza semestrale (maggio – novembre), Shapes, Pink, Shame, Drive&Stop, Belt of Venus, indagano tematiche complesse: dalla forma dei corpi e la body positivity, alla (non-)relazione tra colore e genere, passando per i sentimenti di vergogna e imbarazzo, di coraggio e rinuncia, fino alla percezione di se stessi e della propria sessualità.

Foto copertine MulierisIl numero zero, Shapes, indaga le forme a tutto tondo, da quelle del proprio corpo a quelle degli oggetti in ceramica, includendo un progetto fotografico sulla body positivity. Il primo numero, Pink, si concentra sulla concezione del colore rosa e del suo riferimento a un qualcosa di femminile. Pink vuole sfatare questa credenza sottolineando come non si debba associare un colore a un genere. Shame tratta sensazioni complesse come la vergogna, sentimento di costernazione e disagio suscitato dalla propria coscienza spesso per timore del biasimo e della condanna morale o sociale da parte degli altri. Drive&Stop, terzo numero, è stato concepito come leggibile da ambo i lati, sottolineando che le due sollecitazioni sono necessariamente e indissolubilmente legate: da una parte la spinta al fare e il coraggio, dall’altra, tutto ciò che ci frena e ci limita nel fare una determinata cosa o prendere una decisione. Il quarto e ultimo numero, Belt of Venus, affronta una tematica che spazia dalla mitologia alla contemporaneità, dalle dinamiche delle relazioni, alla percezione di se stessi e del proprio corpo, alla sessualità o mancanza di essa. Nella copertina di questo numero, uno scatto della fotografa italiana Marta Blue che mostra il girovita femminile con impressa sulla pelle la Cintura di Venere, dal titolo Belt of Venus; in quarta di copertina, un macro-dipinto iperrealistico di una vulva dal titolo X V, realizzato dalla pittrice tedesca Vivian Greven. (Fonte: Artribune)

E chi ha domandato loro come mai nato come pagina Instagram il loro progetto sia diventato nel 2021 un magazine cartaceo, loro hanno risposto " In un mondo dove ormai tutto è digitale e momentaneo ci piace pensare che Mulieris sia un progetto permanente, stampato su carta e conservato con amore."

Per la Redazione - Serena Moriondo