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VOLANTINO ITUC 8 MARZO 2023Per l'8 marzo 2023, la Confederazione sindacale internazionale (CSI), ha dichiarato : "Il movimento sindacale globale è incentrato sulla solidarietà. Solidarietà con le donne nella Giornata internazionale della donna (8 marzo), soprattutto in Afghanistan, Iran e Ucraina; solidarietà con i sindacati che affrontano la repressione in paesi come Bielorussia, Swaziland, Hong Kong, Myanmar e più recentemente in Tunisia; e la solidarietà con le lavoratrici e i lavoratori che affrontano disastri naturali spesso esacerbati da decisioni umane, come la continua pandemia di Covid-19 e le risposte ai recenti terremoti in Turchia e Siria. (...) In solidarietà."La CSI, in inglese International Trade Union Confederation (ITUC), rappresenta 175 milioni di lavoratori e lavoratrici di 311 organizzazioni affiliate di 155 Paesi del mondo.

Volantino 8 marzo 2023 cgil cisl uil Mai come quest’anno anche CGIL, CISL e UIL vogliono rimettere i diritti al centro delle celebrazioni per l’8 marzo, Giornata internazionale della donna. In tutto il mondo si moltiplicano gli attacchi alla dignità e alla vita stessa delle donne, catapultate indietro di secoli rispetto ai diritti conquistati spesso a prezzo di molte battaglie e vite sacrificate, abbiamo così scelto di manifestare vicinanza e solidarietà alle battaglie delle donne di tutto il mondo attraverso una fiaccolata simbolica (ore 18:00) davanti all’ambasciata della Repubblica islamica dell’IRAN in via Nomentana a Roma, in una ideale “staffetta” per i diritti, le tutele e l’uguaglianza. 

Volantino UDIPer l'Unione Donne Italiane (UDI) questo 8 marzo sarà dalla parte della Pace. "È trascorso un anno dall'inizio della sciagurata guerra nel cuore dell'Europa. Un anno di paura, fuga, disperazione, morte, dolore, miseria, distruzione per il popolo ucraino e per tutti gli altri popoli che subiscono la logica della forza brutale. Un anno di condizioni economiche peggiorate e povertà dilagante. Un anno in cui è andata crescendo la spesa per il riarmo e l'escalation del conflitto. Stiamo pericolosamente correndo verso il disastro globale. Le guerre tra le nazioni, contro le popolazioni, le guerre dei governi contro le donne non ci danno pace: sono il pensiero che ci assilla, l'impotenza a cui ci ribelliamo.Nessuna guerra inizia il giorno in cui è dichiarata: si arriva da un lungo percorso, passo dopo passo, e non si torna indietro. La guerra è il veleno del militarismo patriarcale, devastazione dei territori, sterminio di civili, distruzione di ogni fonte di vita. La guerra è decisione di chi sta al riparo e manovra le pedine della morte. La guerra è interesse di pochi che impoverisce tutti gli altri e soprattutto le donne. La guerra genera guerra. La pace si fa passo dopo passo: cominciamo a camminare in questa direzione. La pace è libertà di esistere come donne e uomini liberi. La pace per le donne è possibilità di studiare, lavorare, amare senza costrizioni, senza spreco, senza divieti. La pace per le donne è autodeterminazione nelle scelte riproduttive. La pace per le donne è costruire relazioni in un orizzonte di giustizia. La pace per le donne è fare pace con la terra che abitiamo. Investiamo in un piano di pace. Togliamo risorse agli eserciti imponendo un bilancio di pace. Facciamoci granelli di sabbia che inceppano gli ingranaggi della guerra. Siamo figlie della lunga storia delle donne che hanno desiderato pace e ricevuto guerra, che hanno riparato, curato, assistito vittime e territorio, ricostruendo ogni volta la vita sulle macerie. Siamo profondamente addolorate ma anche piene di ammirazione per il IMMAGINE 8 marzo 2023 697x1024coraggio delle donne iraniane e afghane che ancora oggi sono costrette a mettere in gioco la vita solo per esistere come donne. Siamo vicini a tutte le donne che lottano per la vita nelle tante guerre dimenticate. Ci vuole coraggio e inventiva per farsi granelli di sabbia e inceppare gli ingranaggi della guerra. Facciamo appello alle donne che non vogliono essere spettatrici silenziose. Costruiamo la pace. L'UDI è l'associazione delle molte donne che hanno contribuito a generare la repubblica democratica e delle madri costituenti che hanno scritto “L'Italia ripudia la guerra”: di questa eredità ci sentiamo custodi. L'8 marzo nasce in Italia con la mimosa come gesto solidale da donna a donna per ricostruire insieme dalle macerie di una guerra terribile. Nella nostra precaria nicchia di pace, i pensieri assediati dalla guerra, vogliamo rinnovare quel gesto nella potenza di un patto di pace. Abbiamo bisogno di molte mani per tessere la trama resistente di una pace che metta la guerra fuori dalla storia.

Il nostro 8 marzo sarà dalla parte della pace, con determinazione e speranza, per il futuro che comincia qui ed ora nei nostri passi."

* In homepage e a lato il volantino prodotto dalle studentesse e dagli studenti dell'ITES, l'Istituto Tecnico Commerciale, Luigi Einaudi di Verona

Per la Redazione - Serena Moriondo