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foto reggio emilia Il tema della prossimità diventa cruciale per ripensare alla vivibilità e all’inclusività delle città, perché la sostenibilità deve essere circolare e funzionale al benessere urbano.

Dal 2015 è in corso “Reggio Emilia Città Senza Barriere” (RECSB). Il progetto ha come mandato di fondo quello di contribuire al superamento delle barriere architettoniche (tutto ciò che ostacola alla mobilità ed all’accessibilità di ogni persona con disabilità: fisica, sensoriale, mentale) e mentali (cioè gli ostacoli di natura comportamentale e culturale, spesso prima causa di emarginazione e stigmatizzazione sociale) realizzando un nuovo modo di pensare la città “per” e “con” la disabilità. Cioè la finalità di realizzare una città attenta ai diritti delle persone più fragili, che elimina le cause di marginalizzazione e discriminazione, ospitale e bella per tutti e tutte.

Immagine thumb 600 600 0 0 cropReggio Emilia è una città che ha una lunga tradizione in tema di inclusività e partecipazione. Ne abbiamo parlato sul tema dell'educazione nel saggio “Oblio sociale: dalla piramide al fungo atomico –Moriondo 20.09.2022”. Non è l’unica esperienza italiana d’eccellenza in tema di servizi all’infanzia ma è sicuramente la più conosciuta anche a livello internazionale, e la più strutturata. Il Reggio Emilia Approach® è, ancora oggi, infatti, una filosofia educativa fondata sull’immagine di un/una bambino/bambina con forti potenzialità di sviluppo e soggetto di diritti, che apprende attraverso i cento linguaggi appartenenti a tutti gli esseri umani e che cresce nella relazione con gli altri.

L’obiettivo principale del progetto RECSB è di approcciare a processi integrati delle politiche settoriali con il coinvolgimento diretto della cittadinanza in ciascuna delle fasi progettuali. Le aree di intervento afferiscono ad azioni di carattere istituzionale, di studio e di ricerca per: la città accogliente e accessibile; la cultura senza barriere, arte e fragilità; la sensibilizzazione della comunità ai diritti delle persone fragili; l’innovazione dei sistemi di welfare.

Le fasi:

- emersione dei bisogni: attraverso la costituzione di nove tavoli di lavoro tematici – Mobilità, Barriere architettoniche, Formazione, Accoglienza, Educazione e percorsi di vita, Lavoro, Sfide, Anima, Disabilità come risorsa – sono state in particolare nel primo periodo di sviluppo del progetto (2015-2017) raccolte istanze, idee, proposte. Oltre 100 organizzazioni e 150 persone hanno partecipato ai lavori che hanno costituito il primo grande bacino di sviluppo del progetto.

- azione: alcune delle idee, valutata la fattibilità/sostenibilità all’interno dei tavoli, sono passate alle fasi di progettazione e realizzazione; i partecipanti dei tavoli di lavoro sono stati i protagonisti diretti di molte delle azioni messe in campo, cercando di valorizzare le competenze e le positive energie che ciascun partecipante poteva agire per migliorare le condizioni di partenza evidenziate nella emersione dei bisogni.

- verifica: lo stato di avanzamento e gli esiti del progetto sono periodicamente condivisi con i partecipanti ai tavoli di lavoro e con la cittadinanza attraverso diversi strumenti di comunicazione e informazione.

LOCANDINA UNA CITTA SENZA BARRIEREA partire dal 2017 un appuntamento annuale con metodologia World Cafè è diventata l’usuale momento di confronto ed elaborazione di idee ed ipotesi progettuali dei cittadini e delle organizzazioni attivamente impegnate nel progetto RECSB. Nel 2020, questo appuntamento, a causa della pandemia, non si è svolto. I tavoli di lavoro tematici inizialmente costituiti in qualche caso hanno continuato ad essere convocati per approfondire e verificare l’andamento di specifici segmenti di attività, mentre dal progetto sono nati e si sono sviluppati altri gruppi di lavoro permanenti o temporanei.

Il progetto "Reggio Emilia Città Senza Barriere" trae la sua forza dalla operatività quotidiana che cerca soluzioni alle molteplici barriere che impediscono la piena inclusione delle persone fragili. In alcune occasioni, nel corso dell’evoluzione del progetto, sono stati realizzati dei manifesti finalizzati a sedimentare, puntualizzare, orientare, la riflessione,  come, ad esempio,  “Una città senza barriere. La città di tutte le persone” (2017); “B – Diritto alla Bellezza” (2018); “Il ruolo della scuola nel progetto di vita, tra socializzazione, apprendimenti e occupabilità” (2019); “Strade – Autonomia Cittadinanza Occupabilità” (2021).        

Spesso i locali hanno vincoli architettonici stringenti legati alla storicità degli edifici: scalini, cordoli, rampe ripide, porte strette e pesanti da aprire impediscono a persone con mobilità ridotta di accedervi e si pongono come veri e propri elementi di esclusione. Per ridurre tali limitazioni e rendere questi luoghi sempre più inclusivi, il Comune di Reggio e FCR, attraverso il progetto Reggio Emilia Città Senza Barriere, hanno lanciato l’avviso pubblico "Non sono perfetto ma sono accogliente. Sto con città senza barriere", con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità e fruibilità dei negozi e locali della città di Reggio Emilia. Il sito vuole dare la possibilità a tutti gli esercizi commerciali della città (negozi, bar, ristoranti, strutture ricettive, farmacie, cinema…) di descrivere le proprie caratteristiche relative all’accessibilità al fine di permettere ai clienti con disabilità, anziani e bambini in passeggino di accedere senza ostacoli a tutte le opportunità offerte dai luoghi di ristorazione, di vendita, di intrattenimento. “I luoghi della città accessibile” è uno spazio aperto, continuamente implementabile. Tutti i soggetti interessati possono collaborare per renderlo il più ampio e completo possibile: i gestori possono chiedere di inserire la propria attività descrivendola ed indicandone le caratteristiche relative all’accessibilità, i clienti possono esprimere la propria opinione partecipando così al miglioramento complessivo dell’accessibilità della città.

Per la Redazione - Serena Moriondo