L’intero mese di giugno è dedicato alla celebrazione della diversità e dell'inclusione della comunità LGBTQIA+.
Il Pride è una manifestazione pubblica aperta a tutti per celebrare l'accettazione sociale e l'auto-accettazione delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, asessuali, non-binarie e queer, per la parità di diritti di genere (civili e legali) e all’amore in ogni forma. Il segno + alla fine indica tutti gli altri generi meno definibili, in modo da sentirci tutte e tutti inclusi.
C'è una ragione se proprio in questo mese si celebrano la maggior parte delle manifestazioni: nel giugno 1969 la rivolta dei clienti dello Stonewall Inn di New York all'ennesima retata da parte della polizia che causò i “moti di Stonewall”, con migliaia di persone che scesero in piazza non nascondendo più il proprio orientamento sessuale. “Say it clear, say it loud: gay is good, gay is proud!”, fu il grido lanciato durante le prime parate e rimasto lo slogan ufficiale del movimento. Appena 12 mesi più tardi, New York fu il teatro della prima manifestazione organizzata proprio per il 28 giugno 1970 dalla Christopher Street Liberation Day Committee.
In Italia, la prima manifestazione, venne organizzato a Roma solo ne 1994 con il primo Gay pride ufficiale, al quale parteciparono oltre diecimila persone. Ma già negli anni precedenti c’erano state diverse manifestazioni, legate sia ad aggressioni che ad atteggiamenti omofobi, che avevano portato ad omicidi, che ad eventi di una certa risonanza, come il "Congresso internazionale sulle devianze sessuali" organizzato il 5 aprile 1972 a Sanremo dal Centro italiano di sessuologia, di ispirazione cattolica.
Precedentemente nota come Gay Pride o marcia dell’orgoglio omosessuale, oggi la parata dell’orgoglio LGBTQIA+ è chiamata solo Pride, al fine di includere il vasto e colorato ventaglio di orientamenti sessuali ed identità di genere. Per estensione include anche altre iniziative nei giorni precedenti o successivi. La bandiera simbolo è la rainbow flag, quella originale era di otto colori (diventati poi sei) nata nel 1978. Oltre alla rainbow flag, sono presenti anche altri tipi di bandiere, come la Bear Pride, la Bandiera Transgender, quella Non-binaria, la Bandiera Pansessuali, la Bandiera Genderfluid e la Bandiera Intersex. Una delle ultime nate è la Bandiera Progress Pride Flag, una nuova versione della rainbow flag, creata in seguito alle manifestazioni del Black Life Matters, che ha in più anche il nero e il marrone.
QUI potete trovare gli eventi culturali previsti in occasione dei cortei che si susseguono nelle varie città d’Italia non solo nel mese di giugnoe.
QUI il video della manifestazione che si è tenuta a Roma a cura di Collettiva.it.
Segnaliamo che a Milano, sede del Mudec, verrà ospitato fino al 2 luglio "Rainbow Colori e meraviglie fra miti, arti e scienza," il progetto espositivo che si compone di diverse narrazioni legate all’arcobaleno, inteso come fenomeno naturale, culturale, spirituale e umano, accompagnato da una rivista dedicata. Si chiama MU – Mudec United ed è il nuovo progetto editoriale a cura del Museo delle Culture di Milano. Una rivista monografica, che uscirà con cadenza periodica (il secondo numero è previsto per gennaio 2024), nutrita dall’approccio scientifico impiegato normalmente per la redazione di un catalogo. MU ne esplode i contenuti, con approfondimenti e punti di vista diversi che concorrono a trasformare quello che normalmente sarebbe un catalogo in magazine dotato di una propria autonomia editoriale, pur strettamente connesso con il progetto espositivo. Rainbow, include contributi dal mondo delle arti, della scrittura e della ricerca, e si propone di cambiare il modo di raccontare le collezioni, le mostre e le attività del museo, intrecciando relazioni con altre realtà, comunità scientifiche, scrittori e storie nel mondo, come faranno, d’ora in avanti, le mostre monografiche del Mudec, incentrate su temi trasversali che intercettino questioni stringenti di cultura contemporanea (Fonte: Artribune).
Per la Redazione - Serena Moriondo