Il prossimo 27 luglio a Roma, la Fillea Cgil presenterà le proprie proposte per una riforma complessiva degli strumenti ed incentivi, per garantire la possibilità, a partire dai redditi più bassi, per chi vive nelle case più energivore e in periferia di avere una casa più efficiente, sicura, salubre.
In un'intrevista apparsa su "Il Fatto Quotidiano", il 24 luglio, Alessandro Genovesi, Segretario Generale della Fillea Cgil, spiega la controproposta avanzata dalla Cgil, in continuità con la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori edili del 1° aprile scorso, dopo che il Governo Meloni con il decreto 11/2023 ha bloccato la cessione del credito e lo sconto in fattura per tutti gli incentivi lasciando, di fatto solo a chi possiede redditi medio alti (e quindi la capienza fiscale di portare gli incentivi in detrazione), la possibilità di riqualificare la propria casa, condominio, quartiere.
Dato che in futuro non si potrà più prevedere ulteriore consumo di suolo è indispensabile puntare, sin da ora, su "rigenerazione, cura del territorio e del costruito". Per farlo - spiega Genovesi - è indispendabile "ripensare i vari strumenti, incentivi, programmazione e controllo per superare gli errori e i limiti del passato".
La proposta della Fillea Cgil sarà presentata alle forze politiche, ai rappresentanti delle imprese e dell'associazionismo ambientalista per superare "i limiti del Superbonus ma ne salvi il principio" per poter essere usufruito dalle fasce più popolari contro un modello, quello perseguito dalla destra di Governo, che vorrebbe "i ricchi sempre più ricchi e i poveri (di diritti e di ambiente) sempre più poveri."
Link: ARTICOLO_GENOVESI_IL_FATTO_QUOTIDIANO_24072023.pdf
Per la Redazione - Serena Moriondo