contattaci2
Chiamaci: 06 441 146 25
Scrivici una e-mail
area riservatacerca
cercaarea riservata
logo rigenerazioni NEWS 800x100 trasparente

Foto Manu Brabo 14 UcrainaProseguono gli attacchi con droni sul territorio russo. A qualche ora dalle esplosioni che avevano preso di mira un centro commerciale e due edifici civili a Mosca, un velivolo senza conducente ha colpito una stazione di polizia nella regione di Bryansk, al confine con l’Ucraina.

Pur senza rivendicare gli attacchi, il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato: “Oggi è il 522esimo giorno della cosiddetta ‘Operazione militare speciale’ che la leadership russa pensava sarebbe durata un paio di settimane. A poco a poco, la guerra sta tornando nel territorio della Russia, nei suoi centri simbolici e basi militari, e questo è un processo inevitabile, naturale e assolutamente giusto”.

Nelle ultime ore si sono intensificati anche gli attacchi nel nordest dell'Ucraina. Intanto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha detto che Mosca si troverebbe “costretta” a ricorrere all’utilizzo di armi nucleari se la controffensiva di Kiev avesse successo. (Fonte: ISPI, Ucraina guerra totale, 31.07.2023)

Intanto, lo stop all'accordo Onu fra Russia e Ucraina per le spedizioni di grano dai porti del Mar Nero interrompe un fiume di quasi 19 miliardi di chili di frumento per il pane, mais, olio di girasole e altri prodotti, che nell'anno di durata dell'intesa sono stati destinati ai paesi poveri dell'Africa e dell'Asia, con il rischio che fame, carestie e crisi economica spingano con maggiore forza i flussi migratori verso l'Italia e il resto dell'Unione Europea con pesanti ripercussioni politiche e sociali (Fonte: Centro Studi Divulga).

Mentre gli europei si apprestano ad andare in vacanza o sono appena rientrati da luoghi ameni e spesso costosi, il conflitto tra Russia e Ucraina si aggrava, e non è l'unico.

 A ricordarcelo,“WARS2023. Al di là dell’orrore”, il percorso virtuale di AtlantePhotoExpo, una mostra nata dalla collaborazione fra il Mag (Museo Alto Garda) e l’associazione 46° Parallelo. Trenta foto raccontano tre conflitti in corso per sottolineare le loro drammatiche conseguenze. I tre conflitti raccontati sono quelli in Ucraina, in Iraq e nello Yemen, tramite gli scatti di tre bravissimi fotografi: Laurence Geai, Manu Brabo e Giles Clarke. Le foto raccontano luoghi distanti tra loro eppur legati e vicinissimi per ciò che rappresentano. Oltre a raccontare la tragedia di ogni guerra, questa esposizione fotografica pone l’accento sulle drammatiche conseguenze dei conflitti contemporanei sulle popolazioni residenti e sull’ambiente. Queste fotografie parlano anche dell’incredibile capacità degli esseri umani di creare e cercare una quotidianità, una normalità anche nella disperazione più cupa. 

Tramite questo link si può ripercorre on line l’esposizione (visibile a Forte Garda sul Monte Brione a Riva del Garda fino al 15 ottobre). Preparatevi, è oltre l'orrore. E' in grado di riportarci con i piedi sulla terra e non farci dimenticare ciò che sta sucecdendo nel mondo. 

FOTO LAURENCE GEAL MOSUL * Laurence Geal è una fotoreporter francese. Dopo aver conseguito una laurea in economia internazionale, ha rivolto la sua attenzione al giornalismo, prima per la televisione e poi con la fotografia. Il lavoro di Geai si concentra sui conflitti armati, in particolare con tutto il Vicino Oriente: Siria, Iraq, Israele, Palestina. Le sue opere riguardano anche le conseguenze della crisi dei rifugiati in Europa e Francia. Il suo lavoro è stato pubblicato su Le Monde, Paris Match, The Washington Post, Polka, La Vie, Le Pelerin, Le Nouvel Obs, Libération, Le JDD, Causette, La Croix, M Magazine per Le Monde, Le Parisien, Elle e altri. Premi. 2018: 3rd price in the politic picture award of Science PO. 2018: 1st price «single shot award » of the «festival della fotografia etica » 2017: Photographer of the year Polka 2017. È vincitrice della prima edizione di Wars, nel 2019.

* Manu Brabo (Manuel Varela de Seijas Brabo, 1981) è un fotoreporter freelance il cui lavoro si concentra sui conflitti sociali in tutto il mondo. Negli ultimi dieci anni, Manu Brabo ha collaborato con diverse agenzie di stampa come The Associated Press, con The Wall Street Journal, las Docg Without Borders, Ocha e alcune Ong. I suoi lavori sono stati esposti in diverse istituzioni in Europa e in America e sono stati premiati con il Premio Pulitzer, il Picture of the Year e il British Journalism Awards, tra gli altri.È stato finalista alla prima edizione di Wars. (Foto d'apertura)

FOTO Yemen OCHA Giles Clarje mujer Abs* Giles Clarke è un fotoreporter, di stanza a New York, si occupa di catturare il volto umano dei problemi attuali e postbellici in tutto il mondo. Il lavoro di Clarke è stato presentato da The United Nations (OCHA),The New York Times, Amnesty International, CNN, The Guardian, Global Witness, TIME, The New Yorker, National Press Photographers Association, Paris Match et al. Per il suo lavoro in Yemen, Clarke ha ricevuto l’ambita statua di Lucie nel 2017 ed è stato nominato “Imagely Fund Fellow” del 2018. Nell’agosto 2021, Clarke ha esposto una mostra personale “Yemen; Conflict+Chaos”presso Visa Pour L’Image a Perpignan, Francia.È vincitore della seconda edizione di Wars.

Per la Redazione - Serena Moriondo