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Copertina Dossier Lehambiente Periferie più giusteIn occasione dell'XI tappa della campagna “I cantieri della transizione ecologica. Verso il XII Congresso di Legambiente”, che si è tenuta l'11 ottobre a Modena, è stato presentato il Report “Periferie più giuste” contenente le 6 proposte di Legambiente indirizzate al Governo per rigenerare e ripensare le periferie e per farle diventare, entro il 2030, sempre più luoghi di inclusione sociale, innovazione e sostenibilità. In tale occasione sono state presentate 18 storie virtuose alla scoperta di quei “cantieri sociali” sparsi nel Paese,  dove la sinergia tra istituzioni locali e partecipazione dal basso fanno la differenza.

Questa, secondo Legambiente, è la sfida su cui l’Italia deve accelerare il passo nei setti anni che ha di fronte anche per centrare l’obiettivo 11 dell’agenda 2030 dell’Onu per lo Sviluppo Sostenibile che chiede ai 193 Paesi delle Nazioni unite che l’anno sottoscritta, tra cui l'Italia, “città e insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”. 

In Italia serve:

1) una politica intersettoriale dedicata alla rigenerazione delle periferie che tenga conto della riqualificazione fisica, sociale e culturale; 

2) un’integrazione degli interventi sulle singole abitazioni con quelli a scala di comunità e di quartiere; 

3) la garanzia del diritto ad un abitare dignitoso e bassi consumi energetici attraverso politiche pubbliche strutturali e stabili nel tempo, coerenti con la nuova direttiva europea sulle case green;

4) accesso garantito alla “ricchezza comune” come diritto di cittadinanza: accesso a servizi sanitari, sociali, culturali e di istruzione prossimi e di qualità e a tutti quei fattori che nel territorio possono ridurre e compensare le povertà di ricchezza privata, dagli spazi pubblici alla mobilità, al verde, ecc.;

5) diritto di accesso all’energia per tutti, contrastando la povertà energetica con politiche strutturali, non affidate solo ai bonus;

6) contrasto alla povertà educativa attraverso una programmazione che finanzi a livello territoriale i Patti Educativi di Comunità, coinvolgendo i vari soggetti attivi (istituzionali e non) e condividendo la strategia per arricchire le aree periferiche di opportunità educative. 

Filo rosso che lega le sei proposte il fatto che le periferie sono destinate a diventare i nuovi centri nevralgici delle città. Per questo per Legambiente è fondamentale partire da qui, replicando al tempo stesso quelle buone pratiche già presenti sul territorio che hanno come punto di forza proprio la sinergia tra istituzioni locali e partecipazione dal basso. 

Tra le buone pratiche citate dal report, uno dei cuori pulsanti è rappresentato dall’Emilia-Romagna con l’edilizia sociale di Ferrara “Le Corti di Medoro”, uno degli esempi meglio riusciti di rigenerazione urbana in Italia realizzato da ACER (Azienda Casa Emilia-Romagna), recuperando gli immobili esistenti di un complesso di 48.000 mq sorto alla fine degli anni Ottanta come Centro Polifunzionale Integrati. Modena con il progetto “Energia Per Tutti: Nodi territoriali, bisogni, opportunità”, coordinato dal Forum Disuguaglianze e Diversità e promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e da Fondazione Snam con il Bando Energia Inclusiva, per far emergere le diseguaglianze presenti sul territorio di Modena e Cagliari e definire un percorso di ricerca-azione per studiare e formulare proposte concrete di policy contro la povertà energetica. Bologna con PORTO 15 è l’esempio di cohousing realizzato in partnership tra enti pubblici e privati per tentare di rispondere a una pluralità di bisogni: dall’esigenza di sostenere l’autonomia abitativa dei giovani under 35, a quella di innovare i modelli di edilizia pubblica, fino alla necessità di riqualificare e valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico, realizzando opere di rilevanza sociale. All’interno dello stabile, di proprietà dell’A.S.P. “Città di Bologna” e situato nel centro storico della città, a ridosso del distretto culturale denominato Manifattura delle Arti, sono stati recuperati 18 alloggi (circa 45 posti letto).  Da Padova al via le giornate di partecipazione e di volontariato organizzate al parco Esperanto. In Toscana a Pisa, dal quartiere Putignano, dal 2020 attraverso il progetto Lavori in Corso di Legambiente, finanziato da Impresa Sociale Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa, è stato avviato un percorso di rigenerazione socio-ambientale. Sempre con il progetto Lavori in Corso, anche in Campania a San’Arpino e Succivo sono stati fatte attività di riqualificazione urbana. A Siena è nata la prima comunità educante sulle tematiche della transizione ecologica. Infine, tra le buone pratiche nel report si cita anche la Rete nazionale delle C.E.R.S. e la campagna Un Pannello in più, promossa da Legambiente insieme a Enel X nell’estate 2022, e dedicata alla lotta contro la povertà energetica e all’impatto sociale ed economico che può avere un pannello solare da appartamento.  

Tra le grandi città, Roma con il Laboratorio Città di Corviale, Napoli con la prima Comunità energetica Rinnovabile e Solidale (CER), Milano con “Sharing Cities ed EnerPOP” che ha avviato percorsi di accompagnamento per la riqualificazione energetica dei condomini; Palermo culla dei “Cantieri Culturali alla Zisa”, esempio di riconversione di un’area industriale e poi Torino con il modello “Health Equity Audit” per un welfare equilibrato grazie all’articolazione delle strutture sanitarie nel territorio. Uno strumento che permette di valutare le diverse scelte politiche, integrando i dati socio-economici urbani con i processi decisionali degli stakeholder locali.(Fonte: Legambiente.it 

Per la Redazione - Serena Moriondo