In un laboratorio del MIT di Boston, un team di ricercatori guidato dal professore di Scienza dei materiali Admir Masic, ha scoperto il meccanismo grazie al quale numerosi ponti, costruzioni e pilastri dell’antica Roma sono giunti fino a noi praticamente intatti. Osservando i manufatti, i ricercatori hanno scoperto che essi contenevano crepe piene di calcite, simili a cicatrici, che suggerivano un processo di autoguarigione del materiale.Per innescare questo ‘riempimento’, alla miscela di calcestruzzo iniziale erano stati appositamente aggiunti clasti di calce che si sarebbero poi attivati in caso di frattura. Sulla base di questa scoperta, la start-up DMAT ha realizzato un calcestruzzo autoriparante, un materiale che grazie a uno speciale additivo segreto e all’acqua, richiude le crepe in caso di danneggiamento.
Questa e molte altre novità in tema di materiali innovativi per le costruzioni, processi produttivi meno impattanti sull’ambiente, riciclo dei materiali, riuso dei componenti, durabilità, leggerezza e velocità di posa, personalizzazione delle soluzioni, interoperabilità dei sistemi, sicurezza per le persone, IA e sostenibilità sono stati presentati in occasione del MADE expo, GEE, Sicurezza e Smart Building expo, le fiere dedicate all’edilizia, alla mobilità orizzontale e verticale, al settore security&fire e all’edilizia smart, che si sono svolte a Milano Rho a metà novembre.
Disassemblare, smontare e riutilizzare i componenti di un sistema sta diventando, infatti, un obiettivo vincolante anche per l’edilizia; nei Paesi del nord-Europa è già richiesto dalle stazioni appaltanti. Con questo criterio Tecnostrutture ha messo a punto il nuovo brevetto del sistema costruttivo NPS® FLEX, progettato per il disassemblaggio e il riuso. In Italia il sistema è utilizzato per la costruzione del Villaggio Olimpico di Milano. Heidelberg Materials, che raccoglie gli storici marchi italiani Italcementi e Calcestruzzi, ha presentato tre novità: i calcestruzzi drenanti progettati per facilitare l’adattamento al cambiamento climatico e la mobilità lenta; i nuovi materiali per la rigenerazione urbana e delle infrastrutture e per il ripristino strutturale, come il microcalcestruzzo destinato alla riqualificazione sismica delle strutture esistenti; i pavimenti per infrastrutture di trasporto (strade, aeroporti) caratterizzati da tempi di posa molto ridotti (nell’ordine di 1-2 giorni), già posati su un ponte a Vicenza e su viadotti a Brescia.
Una rete elettrosaldata per armatura di massetti e intonaci ad alto spessore, realizzata in fibra di vetro, resistente alla corrosione e alla dilatazione termica, di durabilità infinita e leggera da movimentare e posare in opera. È Glasstex, la novità presentata quest’anno da Biemme, caratterizzata da un particolare nodo brevettato che garantisce un’alta resistenza alla trazione. La rete viene consegnata in 7 giorni e può essere tagliata con forbici adatte ma senza la necessità di ricorrere a strumenti per il taglio del ferro. Particolarmente indicata per gli ambienti marini, questa rete elettrosaldata in fibra di vetro sarà impiegata nei lavori di riqualificazione del waterfront di Bari vecchia.
La Saint-Gobain, azienda che realizza sistemi costruttivi a secco, pannelli per l’isolamento termico e acustico, materiali da costruzione e soluzioni per le facciate, vetri per l’edilizia, ha raccontato i materiali con cui opera: le materie prime naturali, come la lana di roccia e la calce nhl, le materie prime seconde, quali la lana di vetro e il bitume, e quelle che conducono verso la circolarità e la transizione ecologica, come il gesso, metallo, il vetro, lo specchio e il cemento. Tra le sfide con cui si sta misurando, ci sono quella di sostituire il cemento portland con materiali più sostenibili, di produrre le lastre di cartongesso con meno acqua e meno emissioni di CO2, rendendole anche più leggere e più facilmente applicabili, e di riutilizzare il vetro recuperato dalle vetrerie per produrre, con energia rinnovabile, Planitherm Infinity Ora è, vetro a bassa impronta di carbonio, contenente il 64% di materiale riciclato. L’impegno per la sostenibilità è già stato premiato: Ecophon Fade™ Acoustic Plaster Plus+ ha vinto il Sustainability Award nell’ambito degli Archiproducts Design Awards 2023.
Questa dinamicità nell’incremento delle funzioni su uno stesso punto di comando è un vantaggio sia in fase di nuova installazione che nelle ristrutturazioni, che possono avvenire senza opere murarie, permettendo composizioni completamente personalizzabili e modificabili, secondo le necessità del cliente. La serie XT ha vinto gli Archiproducts Design Awards 2023 nella categoria System, Components and Materials.
Sulla strada della connettività c’è anche Stannah che ha annunciato l’intenzione di inserire l’IoT a tutti i suoi impianti. Tale innovazione permetterà di fare una diagnostica e prevenzione dei guasti predittiva e di ridurre gli interventi di riparazione al minimo, garantendo la continuità operativa dei sistemi, che data la categoria di utilizzatori finali, necessitano di un funzionamento continuativo.
Si aggiunge a questa volontà anche una novità di prodotto: Surface. Non è né una scala, né una piattaforma ma un sistema multifunzione, una superficie unica che cambia la sua forma trasformandosi da scala a piattaforma e da piattaforma a scala a seconda delle esigenze dell’utilizzatore finale. È una soluzione versatile da installare all’esterno come nell’androne di un condominio o per l’accesso a un locale pubblico con dislivello da superare.
Il vetro, grazie alle sue proprietà uniche, è un materiale che può essere personalizzato con particolari caratteristiche, colori, forme, lucentezza e diversi livelli di trasparenza. Durante l'evento fieristico si è potuto osservare la versatilità di questo materiale e come può essere adatto ad una vasta gamma di applicazioni. Da elemento trasparente a elemento che produce energia, questo è Solar Glass Energy, nuovo ramo aziendale di Chirenti dalla natura più green e che si affianca al core bussiness delle VEPA, le vetrate panoramiche amovibili.
Si tratta di celle fotovoltaiche di nuova generazione che, a differenza dei pannelli tradizionali, possono essere customizzate nelle forme, nei colori e nelle texture. Vengono applicate “semplicemente” incollandole sulla lastra di vetro di supporto. Quest’ultima può essere una superficie orizzontale, come il tetto di una pergola o di una veranda, ma anche una superficie verticale, come le facciate in vetro degli edifici o i parapetti. Queste celle fotovoltaiche sono in grado di captare sia la luce diretta che indiretta del sole.
Gli ascensori e i vari assumono nuove funzioni: l’ascensore non è più dunque semplicemente una macchina per spostarsi tra i piani di un edificio ma diventa luogo di scambio di informazioni, di comunicazione e anche di intrattenimento. Per riunire queste funzioni in un unico sistema, Schindler ha messo a punto i ‘Digital Media Services’, composti da tre dispositivi: due schermi, uno fuori dalla cabina e uno all’interno, che trasmettono comunicazioni rilevanti per i fruitori dell’edificio e per i passeggeri dell’ascensore, e il SmartMirror, uno schermo-specchio che occupa tutta la parete della cabina che informa e intrattiene i passeggeri durante il viaggio in ascensore.
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Per la Redazione - Serena Moriondo