L'Ecofin, il Consiglio di economia e finanza - responsabile delle politiche economiche e fiscali e delle regolamentazioni dei servizi finanziari dell’Unione Europea a cui partecipa il ministro Giorgetti - ha approvato le revisioni dei PNRR presentati da 13 Paesi membri, compreso il Piano italiano voluto dal Governo Meloni. Il Piano modificato, quando è stato annunciato, aveva suscitato molte preoccupazioni e proteste da parte dei Sindaci, allarmati dalla diminuzione delle risorse per i progetti appaltati o in via di assegnazione. Il ministro per il Sud, Affari europei e PNRR, Raffaele Fitto, nelle scorse settimane, aveva cercato di rassicurare i rappresentanti delle Istituzioni locali senza riuscirci e con qualche fondamento.
Sull'inserto di Economia del quotidiano la Repubblica di oggi, in un articolo di Giuseppe Colombo, si denuncia come il nuovo Piano appena approvato dall'Ecofin ponga tagli consistenti ai PUI, i Piani Urbani Integrati, per ben 1.6 miliardi di euro. Questo taglio avrà effetti immediati su progetti essenziali per la rigenerazione urbana di alcune periferie di grandi città, da Napoli a Roma, da Messina a Milano.
I 900 milioni rimasti non saranno sufficienti, infatti, a portare avanti progetti come "Restart Scampia", "trecento nuovi alloggi, un asilo nido, una scuola materna, un centro polifunzionale e molto altro che punta a voltare pagina con l'addio agli ecomostri delle Vele" e "Corviale" che, lo ricordiamo, "prevede la rigenerazione degli spazi aperti che caratterizzano il quartiere e intende promuovere lo sviluppo sociale, inclusivo e sostenibile" della Capitale. Ma in discussione ve ne sono molti altri, come riportato dall'articolo apparso su La Repubblica.
In sostanza 18 dei 31 PUI totali rischia di restare fuori dai finanziamenti. Sono quelli che "arrancano di più se si incrociano i 608 investimenti inclusi nei Piani" anche se, nonostante quanto denunciato dal Governo, "lo stato di avanzamento non è così disastroso", certo non edificante ma neppure totalmente disastroso. "Quasi la metà (44.78%) dei fondi stanziati, pari a 1,1 miliardi, risulta infatti già stanziata. Ma 16 Piani Urbani Integrati registrano un livello inferiore." E' Napoli la città messa peggio per stanziamenti messi a gara, meno dell'1% ma, se si prende in considerazione il numero dei progetti che ballano, è Roma (con quattro) a temere di più.
Insomma, come conclude Colombo, "C'è chi spera e c'è chi trema. E' il Pnrr dei ripescaggi. E delle rinunce".
Link: L'articolo di Giuseppe Colombo su La Repubblica del 9.12.2023
Per la Redazione - Serena Moriondo