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DIPINTO 1 F7 NiRXhx4tq iSDx5pgYgRebuilding Trust” è il tema dell’incontro annuale del WEF di quest’anno in corso a Davos, in Svizzera, (15 al 19 gennaio), in cui i principali rappresentanti dei governi, i leader delle imprese e i gruppi della società civile si sono riuniti per discutere questioni chiave di reciproco interesse.

Ricostruire la fiducia non sarà facile, perchè come ha spiegato Luc Triangle, il Segretario generale della Confederazione dei sindacati a livello mondiale, "se vuole avere successo, l'obiettivo specifico di ripristinare la perdita della fiducia nelle strutture corporative e politiche deve essere fondato su un rispetto attivo per i valori democratici e su un impegno dimostrabile da parte dei governi ad agire nell'interesse delle persone che li hanno eletti, piuttosto che assecondare potenti interessi commerciali."

Forse più di ogni anno, il 2024 incombe come un anno cruciale per il futuro dei lavoratori, anzi di tutte le persone.

I principali argomenti di discussione di questa settimana – sicurezza e cooperazione, creazione di posti di lavoro dignitosi, sfruttamento dell’intelligenza artificiale e azione sul clima, sull’energia e sulla natura – non sono solo questioni di discussione a livello globale. Riflettono le preoccupazioni e i bisogni delle persone in tutto il mondo. Inoltre, tutte queste situazioni comportano scelte fatte da un numero relativamente piccolo di persone potenti, solo alcune delle quali hanno un mandato democratico.

Gran parte della popolazione mondiale, infatti, vive sotto il dominio della dittatura o di governi autoritari, - spiega l'ITUC - mentre nelle democrazie consolidate vediamo politici populisti e di estrema destra al potere disposti a mentire con falsa propaganda, per distruggere i sistemi democratici dall’interno.

Processi di destabilizzazione degli equilibri tra i poteri dello Stato sono in discussione in molti Paesi. Un esempio di perdita di fiducia è ciò che viviamo nel nostro Paese dove la democrazia non gode di buona salute, come dimostrano il crescente astensionismo e la diffusa sfiducia dei cittadini verso le istituzioni. Dove il parlamento è svuotato dalle sue prerogative legislative, la magistratura è messa in discussione dallo stesso dicastero della giustizia, dove riforme costituzionali e degli assetti istituzionali vorrebbero mettere in discussione la funzione di garanzia e di equilibrio del Capo dello Stato e di unitarietà della Repubblica. 

Occorre rafforzare la stabilità dei governi e l’efficacia della loro azione, ma anche ripristinare la rappresentatività delle istituzioni e riattivare o reinventare strumenti di partecipazione democratica.

Ciò è particolarmente chiaro nel mondo del lavoro in cui, per molti lavoratori e lavoratrici, - spiega il Sindacato - vengono negati loro diritti democratici come il diritto alla rappresentanza sindacale e la contrattazione collettiva. Ciò significa salari più bassi, lavoro più precario e pericoloso e disuguaglianza economica in continua crescita. Tutto questo a sua volta guida la sfiducia.

Tutto ciò non è inevitabile, è una questione di scelta politica. I governi che faranno le scelte giuste - ha spiegato Luc Triangle - "vedranno crescere la fiducia nella democrazia e dimostreranno che le promesse dei populisti sono vuote. I governi che non riusciranno a farlo, che si schierano con potenti corporazioni e oligarchi e rifiutano di tenere conto di quelli che sovvertiscono la democrazia, incrementeranno sfiducia e disimpegno."

Questo è il messaggio che l'ITUC porterà al WEF a Davos questa settimana. QUI il blog realizzato per l'occasione dall0'International Trade Union Confederation.

* Particolare degli Detroit Industry Murals di Diego Rivera, 1932–1933

Per la Redazione - Serena Moriondo