Parte la fase di consultazione pubblica sulla proposta di Strategia di Adattamento climatico di Roma Capitale, presentata in Campidoglio da Sindaco e Assessori.
La strategia individua le priorità, gli obiettivi e le misure per preparare la città agli impatti sempre più frequenti e intensi dovuti al cambiamento climatico in atto. A Roma il clima è già cambiato ma i dati meteoclimatici elaborati da Istat evidenziano che l’aumento del caldo è più marcato rispetto a tutti gli altri capoluoghi di regione italiani.
Il Documento di 362 pagine (per il quale è stata prodotta una sintesi) si articola in tre parti composte, complessivamente da cinque capitoli:
- Nella PRIMA PARTE viene descritto il Profilo climatico della città, con l'esposizione dell'analisi dei dati meteoclimatici tra il 1971 e il 2021 e le
valutazione degli scenari futuri.Descrive il sistema ambientale ed antropico (sistema idrico, rischio geologico, la biodiversità, ecc,); il sistema costiero, il patrimonio culturale, il sistema agricolo e zootenico e il sistema socio-economico e gli impatti su tali sistemi. - La SECONDA PARTE contiene le Politiche e le azioni in corso per l’adattamento climatico, i progetti e gli interventi in corso, e un'attenta descrizione delle azioni che riguardano la Protezione Civile, la rete ferroviaria e stradale, le msiure di incremento della resilienza della rete di distribuzione elettrica, il ruolo dei consorzi di bonifica nella gestione delle risorse idriche e per l’adattamento climatico
- La TERZA PARTE include gli obiettivi e il processo di adattamento climatico.
Le analisi rilevano come sia cresciuta la temperatura media, sia aumentato il numero di notti tropicali e di periodi di ondate di calore, mentre la pioggia si concentra in alcune giornate creando problemi nelle strade, nelle stazioni e con danni alle infrastrutture.
Roma è anche il Comune in Italia che più sta subendo le conseguenze dell’aumento della frequenza e intensità di alluvioni e piogge intense. È la cronaca degli episodi di maltempo che si ripete con numeri crescenti a far comprendere la situazione: con allagamenti da piogge intense che bloccano metropolitane, treni regionali, trasporto pubblico di superficie e che fermano il traffico nei sottopassi e nelle strade - con interventi della protezione civile per mettere in sicurezza i luoghi e le persone -, ma anche di giornate con venti forti, oltre a trombe d’aria e mareggiate sul litorale costiero. Sono invece le indagini epidemiologiche a raccontare le conseguenze dell’esposizione a condizioni di elevate temperature e ondate di calore, con effetti sulla mortalità delle persone più anziane e vulnerabili. L’incrocio delle analisi statistiche con la cartografia urbana mette in in rilievo con sempre maggiore chiarezza le aree della città e i quartieri dove con più frequenza si registrano impatti rilevanti che mettono a rischio le persone, gli edifici, le infrastrutture.
Roma deve prepararsi per affrontare scenari di cambiamenti climatici che aumenteranno gli impatti e, quindi, il rischio a cui è esposta la sua economia e il tessuto sociale. Gli scenari climatici elaborati dal Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) delle Nazioni Unite prendono in considerazione diverse proiezioni di aumento delle emissioni globali e delle temperature che dipenderanno dalle misure che i Paesi saranno in grado di realizzare per rimanere entro gli obiettivi di aumento delle temperature previsti dall’Accordo di Parigi. Questi scenari sono caratterizzati da rilevanti margini di incertezza nella proiezione a fine secolo, mentre tutte le città che stanno lavorando sull’adattamento considerano come riferimento per l’individuazione delle misure di adattamento gli scenari al 2050. Per Roma le variazioni climatiche elaborate da CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici) per la Strategia, prendono in considerazione il periodo compreso tra il 2036 e il 2065 con tre diversi scenari accomunati da una stessa inequivocabile tendenza di aumento delle temperature medieii , della durata dei periodi di caldo, dell’indice di disagio termico e della riduzione dei giorni di gelo.
La strategia di adattamento ha dunque l’obiettivo di affrontare questo nuovo scenario sulla base dei cambiamenti attesi e degli impatti già in corso tenendo in conto le migliori conoscenze ad oggi disponibili. Il documento individua il quadro delle misure di adattamento che Roma deve mettere in campo entro il 2030 per adattare il territorio di Roma agli impatti in corso e a quelli prevedibili come conseguenza degli scenari climatici e degli impatti che potranno avvenire al 2050.
Per la Redazione - Serena Moriondo