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GIF ITC Visuals RG 500x546pxE' stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con diciannove mesi di ritardo e con qualche incognita che si spera troverà chiarimenti nelle prossime settimane, il decreto che ha il compito di diffondere la nascita e lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo diffuso in Italia.

Come previsto dal provvedimento stesso, entro i successivi trenta giorni saranno approvate dal Ministero, previa verifica da parte dell’ARERA e su proposta del Gestore dei Servizi Energetici, le regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi. Il GSE, soggetto gestore della misura, metterà in esercizio i portali attraverso i quali sarà possibile presentare le richieste, entro 45 giorni dall’approvazione delle regole.

Il testo individua due strade per promuovere lo sviluppo nel Paese delle CER:

  • - un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i cinquemila abitanti che supporterà lo sviluppo di due gigawatt complessivi;
  • - una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale.

I due benefici sono tra loro cumulabili. Attraverso il provvedimento sarà, dunque, favorito lo sviluppo di cinque gigawatt complessivi di impianti di produzione di energia rinnovabile.

La tariffa incentivante – costituita da una parte fissa ed una variabile –  è riconosciuta dal GSE per un periodo di per 20 anni a partire dalla data di entrata in esercizio di ciascun impianto FER. Il valore cambia in funzione della taglia dell’impianto e del prezzo di mercato dell’energia. Per la precisione, maggiore è la potenza installata minore sarà la parte fissa (e viceversa); maggiore è il prezzo di mercato dell’energia elettrica, minore sarà la parte variabile (e viceversa). 

Allo schema possono partecipare tutti gli impianti FER, compresi quelli eolici, idroelettrici, a biogas o biomasse solide, ma per i soli sistemi fotovoltaici è prevista una maggiorazione. Il decreto CER riporta un più 4 euro per MWh prodotto da fv e condivisa, per le regioni del centro Italia (Lazio, Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo); e un più 10 euro/MWh per le regioni del nord Italia (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto).

A ciò va aggiunto il corrispettivo ARERA di valorizzazione per l’energia autoconsumata, in vigore fin dal programma sperimentale per le CER. Tale corrispettivo è assegnato dal GSE e varia ogni anno in funzione dei corrispettivi determinati dall’authority. Lo scorso anno è stato di  8,48 euro/MWh.  Ricordiamo che il nuovo regime per le comunità energetiche e l’autoconsumo diffuso rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2027 ma potrebbe chiudersi prima in caso del raggiungimento di un contingente di potenza incentivata pari a 5 GW.

L'incentivo è destinato solo a chi investe in impianti rinnovabili di potenza fino a 1 MW, inseriti in Comunità Energetiche e localizzati in Comuni con meno di 5.000 abitanti. Il contributo copre il 40% dei costi di realizzazione di tali sistemi ma entro precisi limiti di spesa:

  • 1.500 euro/kW, per impianti fino a 20 kW;
  • 1.200 euro/kW, per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
  • 1.100 euro/kW per potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
  • 1.050 euro/kW, per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.
    Nota a margine: “l’IVA non è ammissibile alle agevolazioni, salvo il caso in cui non sia recuperabile”.

Il GSE, inoltre, renderà disponibili sul proprio sito istituzionale (www.gse.it) documenti e guide informative, oltre a canali di supporto dedicati, per accompagnare gli utenti nella costituzione delle CER e, in raccordo con il MASE, lancerà una campagna informativa per rendere consapevoli i consumatori dei benefici legati al nuovo meccanismo: il primo “step” è già online e consiste in alcune “FAQ” per iniziare ad orientare cittadini, piccole e medie imprese, enti, cooperative e tutti gli altri destinatari del provvedimento.

Sarà presto online sul sito del GSE anche un simulatore per la valutazione energetica ed economica delle iniziative, mentre è già disponibile la mappa interattiva delle cabine primarie su territorio nazionale.

Link: Il testo del decreto

Per la Redazione - Serena Moriondo