Nella suggestiva cornice della sala Consiliare della Provincia di Perugia, si è svolto oggi il convegno intitolato "Costruire al Femminile: un mondo da scoprire", organizzato congiuntamente dalla Fillea Cgil Umbria e dall'Associazione Nuove Ri-Generazioni Umbria.
Il convegno ha offerto uno sguardo approfondito sulla realtà attuale del settore edile nella regione, rivelando dati su cui riflettere: solo 82 donne risultano impiegate nel settore, di cui 70 nella provincia di Perugia e 12 in quella di Terni, su una popolazione di circa 17.000 addetti. Numeri che potrebbero essere significativamente incrementati attraverso un dialogo costruttivo con imprese, istituzioni e territorio.
Elisabetta Masciarri, Segretaria generale della Fillea Cgil Umbria, ha aperto i lavori della giornata sottolineando l'importanza di affrontare apertamente questo tema, ed evidenziando come i cantieri, recentemente incentivati da varie iniziative come il Super Bonus 110 e il PNRR, siano un motore fondamentale per la ripresa economica della regione. Ha tuttavia rilevato la scarsa presenza femminile nei lavori di muratura e nelle attività artigianali legate alle costruzioni, invitando a una riflessione sulle cause di questa disparità.
Nel corso della tavola rotonda si è poi discusso ampiamente delle sfide che le donne devono e dovranno affrontare per affermarsi in un ambito tradizionalmente maschile nonostante il fatto che la parità di genere rappresenti una leva strategica per lo sviluppo economico e sociale dell'intero Paese. La lacunosità delle norme nel garantire la sicurezza e la qualità del lavoro edile ostacolano la formazione e la competitività delle imprese ma si stanno affacciano sul mercato varie opportunità offerte dalla transizione energetica e dalla riqualificazione urbana, che richiedono una visione sociale e partecipativa dell'architettura.
Nelle conclusioni la Segretaria generale della Cgil Umbria, Maria Rita Paggio, ha concentrato la sua attenzione sull'importanza di garantire l'accesso delle donne nel mercato del lavoro, anche edile, così da produrre effetti positivi sul PIL e sulla qualità della vita.uscendo dall'attuale situazione in cui la competizione si gioca sulla riduzione del costo del lavoro. Mentre, Giulia Bartoli, segreteria nazionale Fillea Cgil, ha concluso il convegno ribadendo l'importanza di rendere il settore edile più attrattivo e accessibile ai giovani e alle donne, qualificandolo e rendendolo più sicuro, sostenibile e inclusivo. “È necessario ridurre la possibilità degli appalti a cascata e provare a estendere le norme del pubblico anche al privato. L’accesso al settore non può essere possibile per tutti, occorre formazione. Nei rinnovi contrattuali siamo riusciti a introdurre, come nel Cemento ad esempio, ciò che la legge non riesce a fare, ovvero i congedi parentali retribuiti all’80%e non più al 30." Il cambio culturale non si fa per decreto ma il muro va abbattuto, tutti gli attori coinvolti devono essere sfidanti e propositivi affinché questo settore diventi un’opportunità di sviluppo per tutti perché senza le donne questo Paese non si muove!".
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Per la Redazione - Serena Moriondo