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Foto alexandr bormotin Hd8b WtKIck unsplash1L'inquinamento - ha scritto il giornalista Ferdinando Cotugno che si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste - sta smettendo di essere un danno perversamente democratico, e sta diventando un'altra questione di classe.

In effetti i dati dimostrano che l'inquinamento atmosferico (ma non solo) colpisce, avvolgendo la Terra, ogni luogo ma, come per altri fattori negativi innescati da attività umane, non dà scampo alle classi sociali povere e meno abbienti. 

Sarebbero, ad esempio, circa 238.000 i decessi per inquinamento atmosferico che potrebbero essere evitati ogni anno se i Paesi dell’UE-27 rispettassero effettivamente le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in materia di inquinamento atmosferico. Più di 400mila vite potrebbero essere salvate se si riuscisse a eliminare l’inquinamento atmosferico, vite che diversamente vengono colpite da infarto, ictus e diabete di tipo 2, oltre cancro ai polmoni.

Il sito svizzero IQAir, che rileva la qualità dell'aria basandosi sull'indice Usa (Us Aqi), indica che attualmente la concentrazione delle polveri più sottili sospese in aria (PM2.5) a Milano è 29,7 volte il valore guida annuale della qualità dell'aria indicato dall'Oms. Ta le città più inquinate al mondo troviamo Dacca in Bangladesh, Lahore in Pakistan e Delhi in India. Di qui la raccomandazione di IQAir di evitare l'esercizio fisco all'aperto, di chiudere le finestre in casa, di indossare una mascherina all'aperto e di utilizzare i purificatori d'aria.

Ed è qui che si manifesta, con maggiore chiarezza, la questione di classe.

Il contesto a cui si riferisce Cotugno è quello dei "nuovi condomini di fascia alta di New York o Los Angeles che, grazie a una nuova generazione di purificatori dell'aria, riescono a fare una secessione quasi completa dalle città nelle quali sorgono." Quella dell'inquinamento è un tema sensibile per molti italiani soprattutto quelli che vivono a Milano che, come abbiamo letto, tra le città italiane è quella che registra una situazione della qualità dell'aria particolarmente grave ma non è l'unica (vd l'articolo "Commento al Rapporto ISPRA sullo stato dell'ambiente in Italia" del 27.02.2024, che dedica una specifica riflessione alla qualità dell'aria nel nostro Paese).

Quali sono le ricette possibili, per rimediare a questo stato di cose? Cotugno delinea due possibilità: o si modificano alcuni parametri della qualità del nostro vivere, del nostro modo di considerare il progresso, con un approccio di sistema mettendo in discussione il modello di sviluppo, attuale, a più livelli: trasporti, riscaldamento, agricoltura, allevamenti, ecc. e per questo servirebbero amministratori lungimiranti, quindi molto diversi da quelli che abbiamo, oppure si può fare come nei palazzi dell'Upper West Side di Manhattan.

L' articolo di The New Republic, sul  Four Seasons Private Residences ha riportato che: "L’approccio dell’edificio alla filtrazione è innegabilmente sofisticato. L'aria in ogni unità non è condivisa con nessun'altra. L’aria esterna viene filtrata, trattata con una luce ultravioletta-C che uccide il 99,9% degli agenti patogeni e completamente cambiata ogni ora. La circolazione può essere potenziata o rallentata. La maggior parte degli appartamenti con sistemi simili riciclano l'aria ogni quattro o cinque ore al giorno. Le finestre a diversi strati sono dotate di vetro di qualità museale e sono generalmente aperte solo per la pulizia." Diversamente si lascierebbe entrare dell'aria molto più sporca di quella che circola all'interno. La Zehnder, un'azienda svizzera, permette ai residenti di avere anche un'app privata per fare un monitoraggio in tempo reale di quello che respirano e dichiara: " Sai che l'aria è buona perché le ortensie durano. In genere, quando vengono tagliati al fusto e disposti in un vaso, i delicati fiori appassiscono in pochi giorni. In questi appartamenti, le fioriture si mantengono per quasi due settimane." Altrove, la gente non è così fortunata.

Nel 2020, il Los Angeles Times, ha spiegato che, come è successo a NewYork a causa degli incendi avvenuti in Canada nel 2023, anche in California e, in particolare, a Los Angeles, da tempo, si è iniziato a commercializzare l'aria all'interno di  proprietà come fosse un benefit aggiuntivo, come una palestra o un garage con tre posti auto. Le più recenti vendite multimilionarie potrebbero dunque essere direttamente collegate alla  tecnologia di filtrazione all’avanguardia che le abitazioni sono in grado di offrire. E la tendenza si sta diffondendo: a Chicago, l'edificio Elevate afferma di essere il primo in città ad installare filtri aria UV-C / HEPA di livello ospedaliero nella hall, negli ascensori e nel pavimento dei servizi. Le apparecchiature di igienizzazione mobile UV-C sterilizzano l'aria in ogni appartamento prima che un residente si muova.

Nel suo libro The Shock Doctrine, Naomi Klein - giornalista, scrittrice e attivista canadese - ha sostenuto che le aziende avrebbero risposto alle crisi sfruttando l'angoscia e le paure delle persone. Christine Eriksen, che guida un gruppo di ricerca chiamato Geographies of Disasters presso l’Università di Berna ha spiegato che  “Gli agenti immobiliari o sviluppatori di queste tecnologie stanno vedendo un’opportunità di business nella disgrazia di altre persone.”

In Cina, ha riferito l’antropologa Victoria Nguyen, i rifugi antiaerei sotterranei degli anni della guerra fredda sono stati convertiti in aree comuni di respirazione, mentre i cinesi più ricchi nei giorni di maggior inquinamento possono permettersi di andare in vacanza in zone migliori per molti altri le attività che si svolgevano nei parchi – giocare a carte, esercizio fisico, lettura del giornale – ora si svolgono sottoterra.

I costruttori di purificatori d'aria, in questo quadro, diventeranno per certo superpotenze industriali. in India si stima un mercato da oltre mezzo miliardo di dollari entro il 2027, quando è prevista una crescita del 27%, in un paese dove il 60% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, e dove il 18% (esclusi i contadini) lavora all'aperto, esposto a ogni tipo di veleno. Nel 2021 la Corte Suprema ha ordinato la costruzione di due torri dello smog a Delhi, dei giganteschi purificatori pubblici per filtrare il particolato. A Mumbai ne saranno costruiti 14 nei prossimi anni. Negli spazi aperti queste torri però non funzionano, soprattutto non a quei livelli di smog. Per questo sembra che ci sia un tentativo di svuotare l'aria con un cucchiaio. Quelli da interno, invece, sì, tanto che il purificatore stia diventando l'argomento di conversazione principale nelle città. Le città ti danno il veleno, loro arrivano e ti vendono l'antidoto.

Man mano che l’ambiente diventa meno abitabile, i ricchi continueranno a isolarsi, difendendosi dai suoi aspetti peggiori, anche se i loro stili di vita alimentano in modo sporpozionato le emissioni inquinanti. Il Rapporto Oxfam "Climate Equality" (novembre 2023) che esplora le cause e le conseguenze della disuguaglianza di carbonio e l’impatto sproporzionato degli individui super-ricchi, che sono stati definiti “l’élite inquinante”, ha descritto come l’1% più ricco dell’umanità sia responsabile di maggiori emissioni di carbonio rispetto al 66% più povero, con conseguenze disastrose per le comunità vulnerabili e gli sforzi globali per affrontare l’emergenza climatica.

Dopo l'acqua, è ora l'aria a venire commercializzata come una caratteristica di lusso. Le conseguenze della disgregazione del clima, come scrivevamo all'inizio, si fanno sentire in tutte le parti del mondo e dalla maggior parte delle persone, ma solo le persone e i Paesi più ricchi hanno le risorse economiche, il potere e l’influenza per proteggersi. Con questo potere arriva anche un’enorme responsabilità.

* Foto di Alexandr Bormotin su Unsplash

Per la Redazione - Serena Moriondo