Vi segnaliamo l'articolo apparso oggi su il manifesto scritto da Luciana Castellina dal titolo evocativo "Quarticciolo ribelle". Nel suo articolo la scrittrice e giornalista racconta il primo bilancio di un lavoro che ha visto crescere, "una delle parecchie esperienze di costruzione sul territorio di reti entro cui collaborano soggetti sociali diversi."
Ne è nato - scrive la giornalista - "un 'sindacato di strada' ma con un orizzonte più largo di quello sindacale e infatti ha coinvolto anche molti ragazzi fino ad ora estranei a ogni precostitutiva forma organizzativa."
Quarticciolo, come viene spiegato sullo storico quotidiano, ha una storia partigiana particolarmente importante ricordata tutt'ora da un piccolo parco intitolato a Modesto Di Veglia, combattente del gruppo Bandiera Rossa. Ma questo quartiere di Roma - come ricorda Castellina - era diventato anche la méta di una nuova generazione di architetti, come Quaroni e Ridolfi, che qui avevano disegnato i primi progetti riguardanti le case-popolari.
Oggi Quarticciolo è un gruppo di coraggiosi ragazzi che - come spiega Luciana Castellina - si è messo in testa di cambiare il proprio quartiere e lo sta facendo. Ad aiutarli in questo intento c'è anche l'Associazione Nuove Ri-Generazioni di Roma e Lazio ed esponenti del Comitato scientifico dell'Associazione a livello nazionale. Come si legge nell'articolo il primo successo raggiunto è proprio la loro presenza nella casa di quartiere e il loro scopo iniziale è stato quello di "conoscere i bisogni reali, così come per rivitalizzare le proprie risorse". Le Istituzioni invece non ci sono, "restano vuote, sorde, immobili, tocca alla comunità stimolarle".
Nel concludere, Luciana Castellina spiega che per questa giornata che ha visto incontrasi questa rete di persone e mettere in comune idee ed energie, frutto di un lungo percorso, è stato stampato un Murale giornale, il cui sottotitolo è "Insieme tutto è possibile, Quarticciolo alza la voce" con una mappa che contiene tutti gli obiettivio programmati e quelli già raggiunti.
E' così che si fa la rivoluzione, spiega nella conclusione del suo articolo la scrittrice: "come ci spiegava Gramsci (la rivoluzione ndr) è oggi più complessa, perchè è un percorso, che si avvia però solo se si riesce a costruire 'casematte'. Quarticcciolo sta provando a costruirne una".
QUI per leggere la versione integrale dell'articolo di Luciana Castellina sul quotidiano il manifesto del 12 marzo 2024
Per la Redazione - Serena Moriondo