È legge la norma che prevede la presenza di associazioni antiabortiste nei consultori ai quali si rivolgono le donne che intendono interrompere la gravidanza. Le Regioni potranno avvalersi di queste associazioni “pro life”, come di fatto sta già accadendo in alcune regioni in mano alla destra come, ad esempio, Piemonte e Lazio, che hanno assunto delibere in tal senso fortemente contestate dai movimenti femministi e dalla Cgil.
Il Governo - guidato da una donna - con un vero e proprio blitz, ha inserito - per mano di un uomo - un emendamento approvato in Commissione Bilancio all’interno del ddl per l’attuazione del PNRR, attaccando le donne e i loro diritti.
Quei movimenti conservatori che, grazie alle forze di destra al governo, si stanno rafforzando anche in Italia; che hanno plaudito alla sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha eliminato il diritto di interrompere volontariamente la gravidanza; che, ispirandosi al Primo ministro ungherese Orban, raccolgono firme per far approvare dal Parlamento italiano una legge per modificare l’art.14 della Legge 194 e obbligare i medici a far ascoltare il battito del feto; che inondano le città di cartelloni pubblicitari colpevolizzando le donne che decidono di abortire e che promuovono marce a favore dell'unica forma familiare che riconoscono, quella cosiddetta "tradizionale"; hanno ottenuto una vittoria grazie a Giorgia Meloni. A dimostrazione che "Una donna alla guida non basta" (18.10.2022).
“Femminismo!” esclamava ella. “Organizzazione di operaie, legislazione del lavoro, emancipazione legale, divorzio, voto amministrativo e politico… Tutto questo, sì, è un compito immenso, eppure non è che la superficie: bisogna riformare la coscienza dell’uomo, creare quella della donna!” scriveva così, nel lontano 1906 a Torino, Sibilla Aleramo nel libro "Una donna", espressione di un’esistenza vissuta, e raccontata, nel rifiuto del ruolo tradizionale imposto alla donna.
Dopo tante lotte e patimenti per raggiungere importanti conquiste sociali, è ora di capire che le forze conservatrici, quelle che rappresentano i partiti delle destre, più o meno radicali, non hanno mai smesso di agire per erodere le loro fondamenta, mentre la sinistra - nel’incertezza del tempo presente - ha smarrito la solidità del proprio pensiero.
Tocca a noi difendere il nostro futuro: vale per l'ambiente, per il lavoro, per i diritti civili, per l'aborto, per l'autodeterminazione delle donne. Nulla viene risparmiato, in Italia, in Europa, nel mondo. Cosa ci riserverà il futuro ancora non siamo in grado di saperlo, anche se le prime avvisaglie sono disastrose, tuttavia, ci si delinea davanti l’unica strada possibile: non smettere di lottare per averne uno migliore, soprattutto per le donne.
* Foto di Miguel Bruna su Unsplash
Per la Redazione - Serena Moriondo