Giovedì 16 maggio alle ore 17.00 , una nutrita delegazione in rappresentanza delle oltre 100 tra Associazioni, Organizzazioni sindacali e singole personalità che hanno promosso "Rigenera Campania" accompagnerà, con un presidio, la consegna di circa 12mila firme alla Presidenza del Consiglio regionale a sostegno della presentazione della Proposta di Legge di Iniziativa popolare.
"Le firme raccolte - spiegano i promotori - sono un risultato di grande valore rafforzato dalla deliberazione di 15 Consigli comunali della regione che hanno approvato la proposta: Bracigliano, Avellino, Grottolella, Fontanarosa, Mercogliano, Summonte, Pozzuoli, Marano, Visciano, San Paolo Bel Sito, Mugnano, Roccapiemonte, Castelnuovo Cilento, Torchiara, Riardo e che, con il loro voto, hanno già determinato l’arrivo formale della stessa proposta al Consiglio Regionale." Secondo quanto disposto dallo Statuto della Regione Campania e dal Regolamento del Consiglio Regionale, entro 90 giorni il testo dovrà essere iscritto alla discussione del Consiglio.
"C’è una distanza ancora troppo grande tra l’urgenza degli interventi (relativi al contrasto dei cambiamenti climatici n.d.r.) e il ritmo e l’orientamento di molte delle scelte in campo." La Campania - spiegano i promotori della campagna - non si sottrae a tali effetti, al contrario "è tra i territori più esposti del nostro paese: per la sua collocazione geografica, per la sua conformazione idrogeologica, per le carenze delle politiche attive di cura del territorio, per i devastanti fenomeni di speculazione edilizia e di consumo dissennato di suolo, per i livelli di inquinamento dell’aria in diverse sue zone. Ma lo è anche per una idea dello sviluppo che continua a privilegiare una visione quantitativa e produttivistica, per il grande peso della rendita fondiaria e immobiliare che si presenta come un vero e proprio nucleo di potere che tende a condizionare le scelte delle politiche pubbliche.
Per non parlare del peso e del ruolo delle organizzazioni criminali nel circuito delle ecomafie e della devastazione di territori.
E allora occorre una svolta coerente nella politica sui cambiamenti climatici e per la drastica riduzione, fino all’azzeramento, delle emissioni climalteranti."
In questo senso, la Campagna Rigenera vuole rappresentare "una spinta, una sollecitazione, una tensione forte per giungere alla necessaria svolta e, al tempo stesso, offrire un’occasione di connessione, di relazione, di esperienza di elaborazione e di lotta comuni". Tutto questo è stato tradotto in una articolata proposta di legge regionale che propone interventi mirati e concreti:
- nel Titolo I vengono fissati gli obiettivi di principio per la nuova politica ambientale della Campania e si definiscono nuove forme di partecipazione popolare, a cominciare dalla possibilità di riconoscimento della firma elettronica che avviene a livello nazionale e non ancora riconosciuta a quello regionale;
- nel Titolo II sono definite le regole per il governo e la salvaguardia del territorio attraverso una innovativa politica urbanistica che blocchi il consumo di suolo. A corollario anche l’istituzione del Parco Regionale del Monte Epomeo e la salvaguardia di almeno il 50% di spiagge libere
- nel Titolo III si prospetta una radicale accelerazione della produzione di energia da fonti rinnovabili con particolare e grande attenzione per i Comuni dell’Appennino e l’istituzione della Società Regionale per le fonti rinnovabili. Altra norma prevista è quella per assicurare una effettiva pubblicità nella gestione dell’acqua in Campania.
- nel Titolo IV si disciplina la svolta in campo di produzioni agroalimentari in direzione della loro conversione ecologica e verso il biologico, in alternativa all’agricoltura degli allevamenti intensivi ( di cui si prevede il blocco per nuove autorizzazioni mentre si blocca la nascita di nuove serre nella Piana del Sele). Altre previsioni normative prevedono la realizzazione della Rete di mercati di incontro tra produttori e consumatori in tutti i Comuni della Campania e l’uso di prodotti biologici per le mense scolastiche, per quelle degli ospedali e delle Rsa.
Link: Comunicato Stampa e Relazione illustrativa della Proposta di legge
Per la Redazione - Serena Moriondo