Questo sarà un anno cruciale per la democrazia: 4 miliardi di persone in più di 60 paesi andranno alle urne. Anche nei Paesi che non voteranno quest’anno, le lavoratrici e i lavoratori stanno lottando per la democrazia sul lavoro, nelle società e nelle istituzioni.
Ecco perché il movimento sindacale a livello globale sta conducendo una campagna per la democrazia. L'ITUC, cioè la Confederazione Internazionale dei Sindacati, pensa che senza la democrazia sul posto di lavoro, la lotta per garantire la democrazia nella società non possa essere vinta.
Nella campagna #ForDemocracy, la loro attenzione è stata dunque rivolta alle istituzioni internazionali, ai Paesi, alle elezioni e alla democrazia sul lavoro.
E cosa potrebbe esserci di più fondamentale per la democrazia sul lavoro del diritto di sciopero?
Il diritto di sciopero ha una storia antica, con il primo sciopero dei lavoratori conosciuto che risale all'antico Egitto intorno al 1170 a.C. Nei papiri è stato documentato come gli artigiani incaricati di costruire le camere sepolcrali reali entrarono in sciopero, protestando contro le razioni insufficienti e la mancanza di paga. Gli scioperi continuarono nell’Impero Romano, durante la Rivoluzione Industriale, e fino ad oggi il diritto di sciopero rimane uno dei modi principali con cui i lavoratori e le lavoratrici possono dimostrare, collettivamente, la propria forza contrattuale.
Il diritto di sciopero oggi è radicato nel diritto internazionale e il Goal 8 dell'Agenda 2030 chiede di proteggere il diritto al lavoro e promuovere un ambiente lavorativo sano e sicuro per tutti. Nonostante ciò, nell'ultimo decennio i rappresentanti dei datori di lavoro, in tutto il mondo, hanno messo in dubbio questo diritto fondamentale presso l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), l’Agenzia delle Nazioni Unite che stabilisce gli standard internazionali del lavoro.
Fino al novembre 2023, quando l’organo direttivo dell’OIL ha votato per deferire il caso alla Corte internazionale di giustizia.
Anche se sostengono la causa e sono fiduciosi in un risultato favorevole, i Sindacati ritengono che dovrebbe essere sufficiente il buon senso per confermare che il diritto di sciopero è fondamentale, affinché chi lavora possa ottenere un trattamento equo e dignitoso in ogni Paese.
Mentre è in corso la preparazione della Conferenza Internazionale del Lavoro (ILC) che si terrà a giugno a Ginevra, l'ITUC ricorda ai delegati che vi parteciperanno che il loro dovere è sostenere ovunque la democrazia e il diritto di sciopero.
Con i datori di lavoro che mettono in discussione questo diritto - secondo Il Segretario generale Luc Triangle - è tempo di ricordare ai delegati la loro responsabilità nel difendere le libertà fondamentali. L'ITUC, a supporto di questo impegno, chiede ai cittadini di firmare la petizione #ForDemocracy in solidarietà con migliaia di altre persone in tutto il mondo, per dimostrare che il movimento dei lavoratori non si arrenderà.
Per la Redazione - Serena Moriondo