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La scienziata climatica e premio Nobel (in quanto parte dell'Ipcc), Claudia Sheinbaum,  ha vinto le elezioni presidenziali del Messico con quasi il 60% delle preferenze. La prima presidente donna è stata sindaca della capitale, Città del Messico, e ora guiderà il suo Paese.

Il voto è arrivato al termine della campagna elettorale più violenta della storia moderna, con 35 candidati uccisi e centinaia di altri che hanno abbandonato la corsa, sotto la pressione delle minacce dei narcos e dei gruppi criminali.

Una situazione - scrive l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) - che i messicani hanno dato prova di voler cambiare: più di 100 milioni si sono registrati per votare e hanno atteso lo scorrere di lunghe file ai seggi elettorali sotto il caldo soffocante. La vittoria di Sheinbaum è una svolta importante per il Messico, anche dal punto di vista socio-culturale: il paese è noto per la sua cultura ‘machista’ e – con una media di 15 femminicidi al giorno – è considerato uno dei paesi più pericolosi al mondo per e donne. L’impunità che spesso accompagna i femminicidi è stato uno dei temi della sua battaglia elettorale. 

Non arrivo qui da sola, arriviamo tutte" , ha detto Claudia Sheinbaum,  e ha incolpato le politiche economiche neoliberiste per aver condannato milioni di persone alla povertà, ha promesso un forte stato sociale e ha elogiato la grande compagnia petrolifera statale del Messico, Pemex, promettendo anche di puntare sull’energia pulita.

Claudia Sheinbaum ha ottenuto una vittoria schiacciante che riflette la crescita del Movimento di rigenerazione nazionale (abbreviato in Morena) a cui attualmente appartengono circa due terzi dei 32 governatori del paese. Inoltre – stando ai conteggi – la coalizione di governo Sigamos Haciendo Historia  (che riunisce Morena, verdi e Partito del lavoro) è sulla buona strada per ottenere la maggioranza di due terzi in entrambe le camere del Congresso, il che le consentirebbe di approvare le riforme costituzionali senza il sostegno dell’opposizione.

Per la Redazione - Serena Moriondo