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Diritti, sicurezza, formazione, 275 euro di aumento salariale: approvata la piattaforma unitaria per il rinnovo del Contratto Nazionale Edilizia.

La proposta per il rinnovo del contratto nazionale in scadenza a fine giugno 2024 e valida per il triennio 2024 - 2026 - spiegano i Segretari Generali di Fillea Cgil,  Filca Cisl e Feneal Uil - sarà ora sottoposta, per un mese, al vaglio delle lavoratrici e dei lavoratori. 

Ad un primo sguardo potrebbe apparire una piattaforma rivendicativa come tante nel panorama dei rinnovi contrattuali:

  • si parla di diritti, fondamento imprescindibile di ogni CCNL come, ad esempio, la garanzia del diritto di assemblea con le OO.SS., per rafforzare la voce dei lavoratori, rendere fattivo il confronto e l’applicazione delle tutele;
  • sicurezza, elemento essenziali in un settore di attività caratterizzato da alti livelli di rischio che si sono accentuati con la forte spinta allo sviluppo del settore derivato da Bonus e superbonus per ristrutturazioni abitative, avvio del PNRR, ammodernamento infrastrutturale per la rigenerazione urbana previsto dalla Direttiva europea Green;
  • formazione, essenziale per una buona prevenzione delle malattie professionali, degli infortuni e delle morti sul lavoro. (Nel primo trimestre 2024, secondo l'inali, è proprio nelle Costruzioni che si è osservato l'incremento più alto di denunce +11,3% ed è, sempre nei cantieri edili, secondo l'ufficio studi della CGIA di Mestre, dove un addetto perde la vita ogni due giorni);
  • e ovviamente di salario e l'incremento è di tutto rispetto anche considerando che, in 12 dei 21 paesi europei membri dell’Ocse, i salari reali sono diminuiti tra prima e dopo lo scoppio della pandemia e l’Italia, con una riduzione pari al 3,4%, è il quarto paese insieme ai Paesi Bassi con il calo più pronunciato senza che, ad oggi, vi sia stato un riallineamento del potere d'acquisto.

Ma al di là di questi elementi, a divenire parte strutturale della proposta contrattuale vi sono aspetti decisamente innovativi che riguardano le principali transizioni in atto: ecologica, energetica e digitale.

Si sostiene la necessità dell’utilizzo di tecniche di costruzione a basso impatto ambientale (BIM), per ridurre gli sprechi, minimizzare i rifiuti di costruzione e ottimizzare l'uso dei materiali. Si parla di sviluppo dell’applicazione di tecniche di costruzione a secco, che riducano l'uso di acqua e materiali cementizi; andrà previsto l’utilizzo esclusivo di macchinari a basse emissioni, come escavatori elettrici e attrezzature a energia solare.

I cambiamenti climatici entrano a pieno titolo nell'organizzazione del lavoro: in particolare modo, le conseguenti estensioni dei periodi caldi e l’aumentare generalizzato delle temperature, richiedono per i sindacati una riflessione più strutturale sulle metodologie, sui dispositivi di sicurezza e sulla programmazione del lavoro. Agire di anno in anno in un’ottica emergenziale espone infatti i lavoratori a rischi per la salute e amplifica l’urgenza delle imprese nel mantenimento dei tempi previsti di consegna contrattuali. Per questo i sindacati chiedono di prevedere una maggiore flessibilità nell’orario di lavoro, demandando la disciplina alla contrattazione di secondo livello.

Insieme al potenziamento delle visite ispettive degli RLS, la sicurezza e la carta di identità professionale edile legata al codice fiscale del lavoratore, così da permettere il corretto calcolo delle ore lavorate, la presenza nel cantiere di una o più imprese e lavoratori che applicano più contratti di lavoro ma ugualmente impegnati nello svolgimento di una determinata opera, la proposta unitaria dei sindacati punta a rafforzare la sorveglianza Sanitaria nei singoli sistemi territoriali al fine di prevenire malattie professionali e infortuni.

Per la Fillea Cgil, in particolare, questa proposta è il frutto di un percorso iniziato un anno fa, il 15 giugno scorso, durante l’Assemblea Generale delle lavoratrici e dei lavoratori dove fu approvato all'unanimità il manifesto dal titolo " Rigeneriamo le città, rigeneriamo il lavoro, rigeneriamo la democrazia"  laddove si ribadiva che, cambiare modello di sviluppo e ripensare il lavoro, cosa e come produrre e consumare, sono scelte obbligate per garantire il futuro del pianeta. 

Link: La piattaforma del rinnovo contrattuale del settore delle costruzioni

* Foto di Ricardo Gomez Angel su Unsplash

Per la Redazione - Serena Moriondo