Albert Eistein ha scritto:"Da nessuna parte abbiamo davvero superato ciò che Thorstein Veblen - a seguito di un’attenta analisi di alcuni determinanti del comportamento economico dei suoi tempi - chiamava 'la fase predatoria' dello sviluppo umano." .
Ne è una prova l'aggressione russa del 24 febbraio 2022. Le pressioni sull'Ucraina, Paese gemmato dalla disintegrazione dell’impero sovietico nel 1991, è sempre stato un punto di incontro e scontro di potenti correnti geopolitiche. Il conflitto ha creato la peggior emergenza umanitaria in Europa dal secondo dopoguerra, con perdita di vite umane e infrastrutture, danni ingenti all'ambiente, alla produzione agricola e industriale. Ma lo scopo russo è anche quello di cancellare le peculiarità storiche e culturali di quel territorio. Riedificare l’Ucraina - secondo Limes - è l’impresa europea più grande dal Piano Marshall. A conflitto ancora in corso già emergono i dilemmi territoriali, finanziari, istituzionali e politici di tale sfida che avrà un costo e sarà sostenuto soprattutto dalla gente comune..
Ne è la prova l'occupazione dei territori palestinesi da parte dei coloni israeliani: il blocco israeliano della Striscia di Gaza, che dura da oltre 17 anni, è uno degli impatti più duri del conflitto nei territori orientali e punisce gli abitanti di Gaza con quella che è stata descritta come "la più grande prigione a cielo aperto del mondo". Dall'escalation di violenza iniziata il 7 ottobre, in Cisgiordania, migliaia di persone, molti sono bambini, sono state sfollate. Dal 2022, oltre 2.000 palestinesi sono stati costretti a lasciare le proprie case a causa della violenza dei coloni, tanto che abbiamo assistito a un aumento del 43% di questo fenomeno (Fonte: Save the Children). Secondo il Ministero della Salute di Gaza, tra il 7 ottobre 2023 e il 3 giugno 2024, almeno 36.479 palestinesi sono stati uccisi e 82.777 feriti a Gaza, e l’uccisione del capo di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran, dove aveva appena partecipato alla cerimonia d’insediamento del nuovo presidente iraniano Mashoud Pezeshkian, rappresenta un evento altamente simbolico per l’escalation in Medio Oriente. Per entrambi i conflitti la corte penale internazionale ha valutato la sussistenza di "crimini di guerra" e "crimini contro l’umanità" ma, intanto, a pagarne le conseguenze è soprattutto la gente comune.
Ne è una prova la contesa secolare per l'isola di Afrodite e le origini della bipartizione, uno degli ultimi atti delle guerre di successione ottomana. Base naturale di proiezione tra Asia ed Europa, snodo dei circuiti marittimi che connettono Est e Ovest del Mediterraneo e costituiscono da un secolo e mezzo la via più breve per le rotte tra Atlantico e Pacifico, la rilevanza geostrategica di Cipro è tratto chiaro e incontrovertibile e di conseguenza posta in gioco per diversi popoli in diverse epoche.
Ne sono una prova gli interessi strategici che hanno spinto l’Unione Europea a prestare continua attenzione alle relazioni con la sponda meridionale del Mar Mediterraneo, dalla Mauritania all’Egitto, anche se in questo caso l'interesse è verso la gestione delle migrazioni e la sicurezza, oltre a risorse preziose come il gas. Negli ultimi anni, tuttavia, non sono mancate critiche da parte degli Stati nordafricani per l’ingerenza europea nei dossier di politica interna. In sostanza la politica euro-mediterranea è sempre stata guidata da questioni di emergenza, a sua volta connesse alla salvaguardia degli interessi economici e geo-strategici della costa settentrionale e non quella meridionale.
Ne sono una prova le immumerevoli ingerenze americane in vari Paesi del mondo che trovano le proprie fondamenta anche nelle parole che abbiamo ascoltato dal discorso di saluto, avvenuto il 25 luglio, del Presidente americano Joe Biden: " L'America è un'idea. Un'idea più forte di qualsiasi esercito, più grande di qualsiasi oceano, più potente di qualsiasi dittatore o tiranno. È l'idea più potente della storia del mondo. L'idea è che queste verità sono per noi inconfutabili." L’identità americana può essere rappresentata in una duplice configurazione: come repubblica e come impero. Due dimensioni apparentemente contrapposte, ma destinate ad integrarsi reciprocamente che, per molti esperti, hanno indotto gli americani ad identificare il proprio destino con quello del mondo.
L'elenco potrebbe essere molto lungo e riguardare Paesi la cui storia e le cui ambizioni, noi europei, conosciamo poco o niente ma esistono e reclamano il proprio tornaconto, interessi che si realizzano attraverso lo sfruttamento e il sacrificio di gente comune.
Le crisi geopoliitche in corso, a partire da quella degli USA, obbliga i Paesi europei per la prima volta ad assumersi delle chiare responsabilità nel trovare risoluzioni diplomatiche ai conflitti perchè la guerra, ovunque sia, - come sosteneva Gino Strada - non farà finire alcuna guerra.
È ampiamente dimostrato nella storia del mondo, che senza società pacifiche e inclusive e in assenza di principi di buongoverno, lo sviluppo non può essere inclusivo e il progresso irraggiungibile.
Per la Redazione - Serena Moriondo