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Sono 115 i Comuni coinvolti nel progetto "Toscana diffusa" per i quali la giunta toscana ha appena approvato gli elenchi degli interventi infrastrutturali che potranno essere sostenuti con le risorse del Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) per circa 70 milioni nell’ambito delle strategie territoriali delle aree interne, ai quali saranno aggiunti altri 34 milioni disponibili per le imprese e le comunità energetiche e 6,6 milioni del Fse (Fondo sociale europeo). Le strategie territoriali saranno integrate anche dal Fondo per lo sviluppo rurale (Feasr) con risorse rafforzate dalle strategie dei Gal (Gruppi di azione locale) per un totale complessivo che arriverà a circa 120 milioni.

Fanno parte del progetto i Comuni totalmente montani (allegato B L.R.68/2011) sia quelli classificati “area interna” secondo la Mappatura AI 2020 approvata dal CIPESS il 15 febbraio 2022 e parte integrante dell’Accordo di Partenariato Italia per le politiche di coesione 2021-2027. Il totale dei comuni appartenenti progetto è riportato nel Programma Regionale di Sviluppo (PRS 2021-2025 Risoluzione del Consiglio regionale n. 239 del 27 luglio 2023).

Il PRS è stato suddiviso in sei aree strategiche territoriali, ovvero le aree più fragili della Toscana. Queste sei aree raccolgono 115 comuni dei 273 totali e in queste località la Giunta di centro-sinistra ha concentrato risorse che diventano progetti di riqualificazione dei Comuni stessi: dalla ripavimentazione del centro storico al giardino pubblico, alla riqualificazione di un palazzo che diventa il palazzo comunale.

Le 6 aree comprendono le aree interne di: Alta Valdera – Alta Valdicecina – Colline Metallifere – Valdimerse
Amiata Grossetana – Amiata Valdorcia – Colline del Fiora
Valdichiana Senese
Casentino – Valtiberina
Garfagnana – Lunigiana-Media Valle del Serchio – Appenino Pistoiese
Valdarno e Valdisieve – Mugello -Val di Bisenzio.

Per ognuna di esse, partendo dall’analisi dei fabbisogni e delle esigenze condivise dalle comunità locali, i Comuni hanno proposto una strategia di riqualificazione da attuare con opere e progetti che valorizzino e sviluppino le peculiarità dei loro territori. Entro ottobre, infatti, i Comuni dovranno sviluppare le progettazioni e presentare le domande per il finanziamento degli interventi che, una volta ammessi a finanziamento, sostanzieranno l’attuazione delle strategie, sulla base delle quali si procederà alla stipula degli accordi di finanziamento tra Regione e singole aree.

Toscana diffusa” rappresenta un nuovo concetto di sviluppo socio-economico-territoriale alla base del quale c’è il principio che a tutti i cittadini toscani, indipendentemente da dove vivono, siano offerte le stesse opportunità e gli stessi livelli di servizi, a cominciare dai collegamenti. L’obiettivo è rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale mettendo in campo un insieme di strumenti volti a ridurre le disparità di sviluppo tra diversi territori.

Le principali dinamiche di sviluppo dei territori possono essere spiegate in funzione di diverse combinazioni di fattori e processi. I più rilevanti si ascrivono a dinamiche demografiche che sono elementi che incidono sulle possibilità di sviluppo di un territorio, fattori economici o reddito e benessere economico misurabile in termini di reddito, consumi, patrimoni, istruzione e professione, dotazioni di servizi ovvero infrastrutture della residenza e servizi alla persona che condizionano, l’attrattività di un territorio rispetto ai flussi di finanziamento, delle attività (imprese) e persone provenienti dall’esterno. L’assenza di infrastrutture o la presenza di infrastrutture inadeguate, tra cui la disponibilità e la qualità delle strade, delle ferrovie, dei sistemi di trasporto, della rete dell’energia, collegamenti telefonici e reti multimediali, condizionano enormemente la competitività di un territorio, così come il grado di penetrazione delle tecnologie nei processi e nelle modalità gestionali dell’erogazione dei servizi, caratteristiche territoriali–morfologiche. (QUI il Data Base dei Comuni "Toscana Diffusa")

Questa misura si accompagna alla Legge sulla "Toscana diffusa" che la Giunta porterà in Consiglio a fine agosto e su cui sta lavorando un gruppo interassessorile affinché emerga con chiarezza l’impegno della Regione a valorizzare tutti i Comuni e non solo quelli che sono più noti o più popolati (per conoscere i singoli progetti QUI).

* Foto di Dario Veronesi su Unsplash

Per la Redazione - Serena Moriondo