Editoriale di Carlo Verdelli pubblicato il 10 giugno, sul Corriere della Sera
Se n’è andato, Guglielmo Epifani, non immaginando che quello pronunciato alla Camera il 20 maggio sarebbe stato il suo ultimo discorso parlamentare. Un intervento breve su una questione che, da segretario della Cgil prima e del Pd poi, è sempre stata cruciale nel suo orizzonte. L’occasione era l’omaggio a Luana D’Orazio, l’apprendista operaia di Prato straziata a 22 anni da un orditoio. «La centralità della sicurezza e della salute sul posto di lavoro non è una priorità ideologica ma un’evidenza umana. Bisogna che questa evidenza trovi una via meno carsica. Il caso di Prato ha suscitato un’indignazione vera e totale ma, passato il momento del dolore, tutto torna sotterraneo e lì sotto non si fanno le cose come si devono fare. Chiedo al presidente Draghi di aiutarci a vincere questa battaglia di consapevolezza, perché è uno dei sintomi della civiltà e della democrazia di un Paese». Draghi ringrazia Epifani, i deputati tutti si alzano ad applaudire. Tanto sincero cordoglio, nessuna conseguenza pratica. ...
Link: rifondareil_paesesul_lavoro-_Corriere.pdf
Per la Redazione - Serena Moriondo