Siamo un Paese di mare e per il sistema portuale e logistico italiano ciò rappresenta grandi potenzialità e presupposti per il rilancio del nostro Paese. Digitalizzazione e automazione trasformeranno il modo in cui i porti e i loro operatori gestiscono il traffico merci e passeggeri.
Esaminare ciò che il futuro porterà ai porti è per molti aspetti un compito impegnativo, i forti disagi causati dalla diffusione del contagio da Covid-19 si sommano ai cambiamenti geopolitici, strategie commerciali soprattutto asiatiche e indiane, dazi e barriere tariffarie, digitalizzazione, decarbonizzazione, migrazioni, condizione mutate a causa dei cambiamenti climatici.
Si apre una stagione nuova di confronto e contrattazione anche per la rigenerazione delle città che si affacciano sul mare. Perchè il mare è trasversale rispetto ai grandi temi dello sviluppo: mobilità sostenibile, efficienza energetica, istruzione, qualità del prodotto Made in Italy, qualità della filiera alimentare, occupazione, sicurezza, turismo, qualità ambientale e salute.
Ma, come scriveva Seneca nelle Lettere a Lucilio (lettera 71), nessun porto è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare.