Nato nel 1999 a livello di ministri delle finanze e governatori delle banche centrali, il G20 (Gruppo dei venti) si è riunito per discussioni ad alto livello su questioni macrofinanziarie. Il primo vertice dei leader del G20 si è svolto a Washington DC nel novembre 2008, l’attività si è poi estesa oltre le questioni macrofinanziarie, per includere questioni socioeconomiche e di sviluppo. 

Dal 1999 a oggi, e soprattutto dal 2008 a questa parte, il G20 è cresciuto per numero di attori coinvolti, ampiezza dell’agenda e durata, arrivando a impegnare attualmente i rappresentanti dei paesi partecipanti in vari incontri per diversi mesi dell’anno e diventando un’importante sfida diplomatica e organizzativa per il paese cui è assegnata la presidenza di turno.

La presidenza è stata assunta dall’Italia nel dicembre del 2020 e per i successivi dodici mesi, in vista del vertice dei leader che si terrà a Roma il 30 e 31 ottobre prossimi. La presidenza italiana giunge a quattro anni dall’ultima presidenza italiana del G7, e dunque a tre dalla prevista prossima presidenza del vertice “ristretto” dei 7, che tornerà a essere in mano all’Italia nel 2024. I 20 membri sono Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Germania, Francia, India, Indonesia, Italia, Giappone, Messico, Russia, Arabia Saudita, Sud Africa, Corea del Sud, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti e Unione Europea. 

A partire dal 2010, infine, all’agenda del G20 si è aggiunta una serie di incontri a livello ministeriale e, nel corso degli anni successivi, sono stati inaugurati sei Engagement Groups: il “Think 20”, cui partecipano think tank e centri di ricerca; il “Business 20”, che riunisce i rappresentanti delle imprese; il “Labor 20”, che raccoglie i rappresentanti del mondo del lavoro; il “Women 20”, dedicato alle diseguaglianze di genere; il “Civil 20”, per i rappresentanti della società civile; lo “Youth 20”, dedicato ai giovani; il “Science 20”, che riunisce alcune rilevanti organizzazioni scientifiche dei paesi membri; e lo “Urban 20”, che riunisce i sindaci di alcune delle più importanti città dei paesi G20.

Il Labor 20 (L20) è, quindi, uno dei 6 gruppi di sensibilizzazione all'interno del G20 e rappresenta gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori a livello del G20. Riunisce i sindacati dei paesi del G20 e i sindacati globali. È convocato dalla Confederazione internazionale dei sindacati (ITUC) e dal comitato consultivo dei sindacati dell'OCSE (TUAC).

La L20, che riunisce i leader sindacali delle maggiori economie mondiali e i sindacati globali, fornisce contributi e indicazioni ai vertici del G20 esprimendo le richieste dei sindacati attraverso frequenti scambi con il gruppo di lavoro per l'occupazione, i ministri del lavoro e delle finanze. 

Il mandato del gruppo (istituito nel 2014) è quello di affrontare le questioni prioritarie del lavoro. Il gruppo definisce linee condivise per favorire la creazione di impiego, migliorare le condizioni lavorative e sviluppare dinamiche positive per promuovere una crescita forte, sostenibile, equilibrata ed inclusiva. A tal fine, il gruppo favorisce anche una maggiore responsabilizzazione delle parti coinvolte e sviluppa metodologie volte ad assicurare l’attuazione efficace delle politiche e dei programmi concordati. Si avvale delle analisi tecniche dell’OIL e dell’OCSE.

La riunione del Labor 20 è prevista per il 27-28 ottobre, pochi giorni prima del vertice dei Capi di Stato e di Governo del G20.

Link: IL_G20_DEL_2021-_IL_SUMMIT_ITALIANO_NELLANNO_DELLA_PANDEMIA.pdf

Per la Redazione - Serena Moriondo