Aree dismesse e terre abbandonate, due facce della stessa medaglia. Sono entrambe il frutto dei continui mutamenti che hanno caratterizzato le nostre società: in particolare dal passaggio dalla società agricola a quella industriale di fine Ottocento e, negli ultimi decenni, dalle crisi economiche, le delocalizzazioni e i cambiamenti dei processi produttivi delle industrie, che ha prodotto un progressivo abbandono delle attività industriali primarie, in favore di produzione più tecnologiche.
Ma qualcosa sta cambiando: lo studio “La riscoperta dell’agricoltura nella youth economy” pubblicato a maggio 2021 dalla Fondazione Enpaia (l’Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura) e il CENSIS, fotografa il nuovo rapporto dei giovani con la terra, con la produzione e il consumo del cibo, con l’impresa e il lavoro in agricoltura. Per 9 giovani su 10, oltre che un'opportunità occupazionale, sostenibilità ambientale e lotta al riscaldamento globale sono le priorità nell’agenda italiana del futuro prossimo e l’agricoltura, in particolare, è il settore che prima e meglio degli altri interpreta queste urgenze.
L’esigenza di una maggiore tutela del territorio passa anche dal contrasto all’abbandono delle attività agricole e forestali, soprattutto nelle aree collinari e montane.
Il progetto SiBater, gestito dall’ANCI in collaborazione con la Fondazione IFEL, è una attività finalizzata a migliorare la capacità amministrativa degli enti territoriali sui temi della Banca della Terra, istituita dall’all’art.3 della Legge n°213 del 2017.
Con riferimento ai terreni incolti e in stato di abbandono dei quali non siano rintracciabili i proprietari in quanto deceduti o emigrati e/o dei quali non siano facilmente rintracciabili gli eredi, è stato proposto anche un percorso di acquisizione dei medesimi al patrimonio immobiliare dei Comuni, scandito per fasi (Linee guida per la ricognizione dei terreni privati abbandonati e per l’acquisizione al patrimonio comunale).
La maggior parte delle regioni ha emanato una specifica legge istitutiva della Banca della Terra. La Banca è accessibile gratuitamente tramite il sito internet dell’ente gestore ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) ed è sufficiente la semplice registrazione al sito per poter accedere alla visualizzazione di tutti i terreni disponibili sul suolo nazionale nonché alle informazioni relative alle agevolazioni per i giovani.
La finalità della Banca della Terra infatti, non è soltanto quella di salvaguardare, recuperare e riqualificare il patrimonio agricolo, ma anche quello di attuare un cambio generazionale e di creare occupazione nel settore primario.
Risulta infatti strategico proteggere e salvaguardare gli ambienti rurali, così come migliorare le opportunità economiche e la qualità della vita per chi in ambito rurale risiede o intende andare ad abitare e, ancora, per potenziare la stabilità idrogeologica del nostro territorio, tutelare la biodiversità, l'ambiente e il paesaggio. Questa evoluzione dovrà necessariamente passare da un più corretto utilizzo che di questi beni si può fare, stimolando e mettendo in connessione attività agricole, di allevamento e tutte quelle occupazioni che offrono una più ampia fruizione pubblica dei boschi e delle aree rurali.
Link: Linee-guida_ricogniz-e-acquisiz-al-patr-comunale_terreni-privati-abbandonati.pdf
Per la Redazione - Serena Moriondo