di Gaetano Sateriale
La settimana scorsa si è tenuta a Roma l’Assemblea Organizzativa della Fillea Roma-Lazio alla presenza di Michele Azzola, segretario regionale della Cgil e di Alessandro Genovesi, segretario nazionale della Fillea. Benedetto Truppa (segretario Fillea Roma-Lazio) nella sua relazione ha esposto in maniera precisa e argomentata un’idea di rigenerazione urbana che spiega bene perché è nata la nostra Associazione. Rigenerazione non equivale a restauro e nemmeno a riqualificazione urbana, tantomeno all’espansione incontrollata dell’edilizia abitativa e di servizio dei decenni scorsi.
Rigenerazione è molto di più: è una politica che parte dalla necessità di ripensare (rigenerare) il rapporto tra abitanti, strutture urbane e servizi, a partire dai bisogni delle persone e del territorio secondo l’ipotesi dei 2 Welfare che abbiamo lanciato come Associazione Nuove Ri-Generazioni, opportunamente ripresa dalla relazione. Un modello di queste nuove politiche può essere la città dei 15 minuti (come da programmi di altre capitali europee) in cui tutti i servizi essenziali (sanitari, scolastici, culturali, di relazione, di approvvigionamento, di ricreazione, di partecipazione, ecc.) siano raggiungibili in 15 minuti attraverso reti di trasporti pubblici ecologici ed efficienti. Non si tratta più di superare le tante emergenze dei servizi pubblici attuali (a partire dai trasporti e dai rifiuti), è necessario ripensare una loro nuova articolazione e gestione a partire dai vecchi e nuovi bisogni sociali messi in luce e amplificati dalla pandemia.
La Fillea Roma-Lazio si mette quindi in gioco ben oltre i confini di un programma settoriale di rilancio del settore edile, allargando lo sguardo ai bisogni sociali da soddisfare, così come si presentano concretamente nei tanti e diversi quartieri. Non a caso nella relazione si parla di “sindacato di strada” e di “funzione confederale” che la categoria intende assolvere.
Certo, chi conosce Roma può ben raffigurarsi la complessità di un intervento di questa portata nei Municipi che la compongono. Ma questa è la sfida, non solo per il sindacato ma anche per la nuova amministrazione della città. Roma Capitale può e deve diventare un esempio di nuova abitabilità e funzionalità in una logica di sviluppo sostenibile (ambientalmente, socialmente, economicamente).
A questo scopo, nella relazione del segretario Truppa si parla della volontà di costituire a breve un’associazione Nuove Rigenerazioni per Roma e per il Lazio. Non possiamo che applaudire a questa decisione e metterci a disposizione di questi ambiziosi progetti.