No, non si tratta di un nuovo limite di velocità introdotto dal codice della strada, ma un’altra assurda e ingiusta violazione dei diritti umani.
In questi giorni il governo talebano in Afghanistan ha stabilito nuove restrizioni per le donne, pubblicando una raccomandazione a nome dal ministero per la "Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio" tramite la quale i tassisti possono accettare donne a bordo del proprio veicolo solo se indossano un velo islamico e tutte le donne che intendono percorrere distanze superiori a 70 chilometri devono essere accompagnate da un familiare stretto di sesso maschile. Cosa passerà nella loro mente quando esercitano una tale violenza sulle donne è difficile dirlo ma certo è segno di un'arretratezza culturale che fa paura e crea dolore.
Purtroppo le violazioni dei diritti non sono neppure così lontane da noi: la Commissione europea ha aperto 193 procedure di infrazione contro la Polonia, altre verso l’Ungheria e la Romania. Molte riguardano lo stato di diritto e sono state aperte negli ultimi quattro anni. Le infrazioni riguardano la violazione dei diritti Lgbt (la Polonia ha approvato una legge per istituire le zone libere dall’ideologia LGBT !!!) e delle donne (perchè vogliono impedire l’interruzione di gravidanza in modo sicuro, legale e gratuito), per non aver accettato richiedenti asilo da Italia e Grecia nell'ambito del programma europeo sui migranti; per le violazioni della libertà di informazione e, più recentemente, per la riforma del sistema giudiziario polacco e il rifiuto del riconoscimento del primato del diritto comunitario sulla legislazione nazionale.
Guerre e povertà, disuguaglianze e violazione dei diritti umani, il lavoro trattato come una merce e la vita condizionata da algoritmi, estinzione di animali e piante su larga scala, pandemie e armi atomiche che minacciano la sopravvivenza dell’umanità, organismi sempre più modellati dalla ingegnerizzazione dell’intelligenza artificiale più che dalla selezione naturale…molto di ciò che sta succedendo è frutto dei rischi connessi alla natura umana.
Siamo giunti alla fine del 2021, dopo due anni davvero difficili, mancano soltanto otto anni alla scadenza del primo appuntamento voluto dall’Onu per il raggiungimento dei 17 goal, forse è il momento di porci seriamente una domanda: che cosa vogliamo fare di noi?
Vi segnaliamo il video su YouTube: Dall'Agenda 1338 all'Agenda 2030 - Università di Siena
Per la Redazione - Serena Moriondo