L'iniziativa del 17 marzo scorso sulla Rigenerazione urbana organizzata dalla Cgil e dalla Fillea CGIL della Puglia e di Bari è stata l'occasione - come ha sostenuto il Segretario generale Fillea del territorio, Ignazio Gavino - per rimettere al centro un Piano straordinario del lavoro stabile, di qualità, sicuro e ben retribuito e per cotribuire a realizzare un modello di sviluppo più giusto, sia dal punto di vista ambientale sia sociale, contrastando ogni forma di infiltrazione mafiosa e criminale soprattutto nella gestione degli appalti.
Particolare attenzione è stata data ai temi della sicurezza sul lavoro: gli incidenti mortali in Puglia, secondo dati INAIL, sono aumentati del 54% e il tasso di irregolarità nel settore dell'edilizia raggiunge il 72%, ben cinque punti percentuali sopra la media nazionale.
La Segretaria generale della Cgil di Bari, Gigia Bucci, ha sottolineato come rigenerazione significhi contrattazione, significhi impegno di politica e sindacato che è quanto stanno sperimentando localmente a partire dal 2015, quando è nata la Città metropolitana, attraverso un modello di governance che si struttura su più livelli. Da un parte un confronto che si sviluppa con le Istituzioni, dall'altra con le parti datoriali e infine, l'introduzione, assolutamente innovativa, del Tavolo dei giovani talenti e delle nuove generazioni.
Gli interventi economici complessivi, europei e nazionali, stanno sostenendo la crescita del comparto edile che beneficierà di circa 100 miliardi di euro di cui 25 sono destinati alla Puglia e 10 alla città di Bari e alla sua area metropolitana. Con 21 progetti finanziati la Puglia è la prima regione per il totale degli investimenti assegnati che risultano pari a 394 milioni di euro, 9 i progetti dell'area metropolitana finanziati con 175 milioni. Degli 8 progetti pilota nazionali, ossia ad alto impatto strategico sul territorio, Bari risulta la prima città in classifica con 100 milioni di finanziamento (PINQUA). Tutti questi progetti, insieme ad altri, ridisegneranno la città rendendola più inclusiva e solidale, dando risposte sempre più integrate anche in termini di pianificazione urbana.
Tema su cui si è particolarmente soffermato il Segretario generale della Fillea Cgil nazionale, Alessandro Genovesi il quale, nelle sue conclusioni, ha sostenuto sia oramai indispensabile una nuova Legge Quadro sull'urbanistica. Le città di oggi sono cambiate, sono più resilienti, sostenibili, e dovrebbero creare non solo spazi fisici ma anche sociali nuovi, di integrazione e di creazione di cultura d'impresa, del lavoro. Per fare questo è necessario avere la forza e il coraggio di pretendere una Legge Quadro che esiste, anche su proposta del ministro Giovannini, ma che è ferma in Parlamento per resistenza in particolare della Ragioneria dello Stato e di un "partito della rendita". Questo è un terreno anche di scontro culturale e sindacale perchè dietro a ciò c'è creazione di lavoro ma anche diritti sociali e benessere, il diritto di vivere in una città più sostenibile e moderna.
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Per la Redazione - Serena Moriondo