Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto 16.09.2020 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) che assegna gli 853,81 milioni di euro del ‘Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare’ finalizzato a riqualificare e incrementare il patrimonio residenziale sociale, rigenerare il tessuto socio-economico, incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini. I progetti devono assicurare «soluzioni durevoli in un'ottica di sostenibilità e densificazione, senza consumo di nuovo suolo e secondo i principi e gli indirizzi adottati dall'Unione europea, secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile (Smart City).
https://qualitabitare.mit.gov.it/login
CHI PUO’ PRESENTARE I PROGETTI - Regioni (anche come soggetti aggregatori), Città Metropolitane e grandi Comuni potranno presentare, entro il 16 marzo 2021, progetti per riqualificare il patrimonio edilizio e rigenerare la città. Sono escluse la Regione Trentino Alto Adige e/o le province autonome di Trento e Bolzano e i relativi Comuni.
IL NUMERO DI PROGETTI PRESENTABILI - Ciascun soggetto proponente può presentare massimo 3 proposte.
QUALE CONTRIBUTO - Il contributo massimo riconoscibile per ogni proposta ammessa al finanziamento è di 15 milioni di euro.
COSA FINANZA - Interventi:
- di rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici non utilizzati, dismessi e degradati, anche destinati a usi temporanei;
- per incrementare l’accessibilità materiale, immateriale e la sicurezza, sia degli edifici che degli spazi, le dotazioni territoriale e i servizi di prossimità;
- di riqualificazione di quartieri di edilizia residenziale pubblica, di incremento di alloggi di edilizia residenziale sociale, compresi la realizzazione e l’acquisto di alloggi da utilizzare a rotazione per le assegnazioni temporanee;
- su immobili che sono già stati in passato oggetto di finanziamento pubblico purché si tratti di interventi a completamento degli stessi ovvero su altre parti, purché connesse fisicamente e funzionalmente alla proposta di programma di rigenerazione;
- di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ristrutturazione urbanistica (di cui all’art. 3, comma 1, lettere b), c), d) e f) del d.P.R. 380/2001); gli interventi di nuova costruzione (di cui alla lettera e)) possono essere ammessi a finanziamento solo in maniera residuale e per specifiche operazioni di densificazione;
- di auto-recupero;
- coerenti con quelli del Programma integrato di edilizia residenziale sociale ed interventi di edilizia residenziale sociale nei territori danneggiati dai sismi 2016/2017 (di cui alla delibera CIPE 22 dicembre 2017 n. 127).
Sono ammesse a finanziamento:
- le spese tecniche di progettazione, di verifica, validazione, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, collaudo, relative alla realizzazione dell’intervento oggetto della proposta e previste nel quadro economico;
- le spese per gli imprevisti per un massimo del 10% del costo totale dei lavori e forniture di cui è richiesto il finanziamento e solo se inserite nel quadro economico.
Sono ammesse a finanziamento le proposte definite “Pilota”, ad alto impatto strategico sul territorio nazionale, da cofinanziarsi anche con eventuali ulteriori risorse, ivi comprese quelle di cui al Recovery Fund, come da eventuali indicazioni europee e nazionali, in quanto orientati all’attuazione del Green Deal e della Digital Agenda. Le proposte “Pilota” possono essere cofinanziate fino a 100 milioni di euro ciascuna, per le annualità dal 2021 al 2027, nei limiti degli stanziamenti.
PROCEDURA DI ACCREDITAMENTO - Dal 16.11.2020 gli enti proponenti possono accreditarsi alla piattaforma per prendere visione del fac-simile dell’istanza e dei dati richiesti dalla procedura.