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Immagini Marcia straordinaria Perugia Assisi 24 aprile 2022Alla vigilia della Marcia della pace e della fraternità del 24 aprile si è sviluppata una polemica sul manifesto che la convoca e, più in generale, un dibattito sulla natura del pacifismo.

Davvero si può pensare che quel manifesto dimostri la volontà di essere equidistanti fra aggressori e aggrediti?

Pur con tutte le articolazioni e le ambiguità insite in un grande movimento come quello che partecipa da decenni alla marcia, non lo si può pensare davvero. In quel manifesto è raffigurata l’angoscia e il terrore di un adulto (con maggiore probabilità una donna perchè, più di chiunque altro, le donne conoscono il dono della vita) e di un bambino o di una bambina di fronte alle atrocità della guerra e una precisa richiesta, allo stesso tempo anche una denuncia, che non dovrebbero essere ignorate: Fermatevi! La guerra è una follia.

Ma è indubbio che la guerra fa dei guasti ovunque, diversamente non si capirebbe perché da quando l’Ucraina è stata invasa dalla Russia, anche l’ANPI, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia, è stata travolta dalle polemiche a causa di posizioni giudicate troppo morbide nei confronti di Mosca perché ha condannato fermamente il massacro di Bucha in attesa di una commissione d’inchiesta internazionale guidata dall'Onu e formata da rappresentanti di Paesi neutrali, per appurare cosa davvero è avvenuto, perché è avvenuto, chi sono i responsabili. Le critiche non hanno risparmiato neppure il loro manifesto per la Festa della Liberazione dove, al centro della scena realizzata dall'illustratrice Alice Milani, vi è la scritta che richiama un passaggio dell'articolo 11 della Costituzione “L’Italia ripudia la guerra” e da una finestra a sinistra spunta una donna che sorregge una bandiera arcobaleno con la scritta “pace”.

Anche Papa Francesco è stato contestato, ma durante un’intervista al quotidiano argentino La Nación ha risposto con chiarezza alle accuse e alle critiche che lo vogliono non schierato nel conflitto russo-ucraino. Al di là che il Vaticano, pur non rinunciando al proprio ruolo e alla propria influenza in campo politico, deve rispettare delle regole diplomatiche, il Papa, dopo aver qualificato come “ripugnante” la guerra in Ucraina in quanto non esistono “guerre giuste”, ha criticato non solo i governi, compreso quello italiano, che aumentano le spese per le armi, ma anche “qualche potente, tristemente rinchiuso nelle anacronistiche pretese di interessi nazionalistici, provoca e fomenta conflitti”.

La verità è che, come sostiene Papa Francesco, qualsiasi guerra è anacronistica al giorno d’oggi e nessuno, che non sia legato a movimenti politicamente discutibili e financo pericolosi, negherà solidarietà e vicinanza con il popolo ucraino.

Nessuno, che abbia a cuore il futuro dei giovani potrà mai nascondere le proprie paure di fronte alle conseguenze e alla pericolosità di una guerra mondiale, sollecitata ogni giorno da una corsa ai riarmamenti da parte dei governi.

Ma, in egual modo, nessuno potrà mai negare che nel mondo vi sono in corso migliaia di conflitti in Yemen, Libia, Siria, Palestina, Israele, Sahel, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo, Afghanistan, Iraq, Somalia, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana, ecc., e che sotto i riflettori pare esista solo quella che lambisce i nostri confini, la nostra economia,i nostri interessi.

Lo spirito della guerra “giusta” sta avendo il sopravvento alimentando una spirale di azioni e reazioni il cui solo effetto perverso è l’aumento progressivo della violenza. Il peggio deve ancora venire e noi gli stiamo andando incontro, per questo i valori portati avanti dalla Marcia della Pace come quelli della Festa della Resistenza che ci ha liberati dal fascismo, richiedono maggiore considerazione e rispetto.

Link: programma_Marcia_Perugia-Assisi_2022.pdf

Per la Redazione - Serena Moriondo