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Foto legge salvamare approvataOggi è una giornata storica per i diritti dell'ambiente: dopo quattro anni la legge Salvamare è entrata in vigore.

Una vittoria per chi, insieme a Marevivo, WWF e altre organzzazione ha sostenuto la petizione contribuendo così a raggiungere questo importante traguardo in difesa del mare. Si conclude, così, un lungo iter di discussione della legge, che per troppo tempo era rimasta ferma in Senato, dopo la presentazioen nel 2018 e l’approvazione alla Camera nel 2019.

Con l'approvazione della legge:

  • Foto PESCA Reti stese sul moloi pescatori potranno portare a terra l'enorme quantità di plastica che recuperano con le reti, dove le autorità portuali dovranno riceverla in apposite isole ecologiche e avviarla al riciclo. Prima non potevano farlo ed erano costretti a ributtarla in mare per non commettere il reato di trasporto illecito di rifiuti. Secondo le disposizioni i pescherecci potranno ottenere un certificato ambientale semplicemente trasportando nei porti i rifiuti recuperati e laddove saranno allestiti dei punti di raccolta, i pescatori potranno ricevere dei premi per il proprio contributo ambientale. Tale pratica prende il nome di Fishing for Litter e nasce in Scozia 15 anni fa con l’intento di coinvolgere i pescatori nell’importante compito di salvaguardare l’ambiente marino. Dato il grande successo dell’iniziativa, nel 2014 si è avviato un progetto a livello europeo denominato DeFishGear. In soli due anni, una flotta di 124 pescherecci attivi tra Croazia, Grecia, Montenegro e Italia ha raccolto 122 tonnellate di rifiuti dal Mediterraneo. All’inizio del 2021, il ministero dell’Ambiente ha sottoscritto con Corepla, il Consorzio Nazionale per il recupero degli imballaggi in plastica,  un accordo creando la prima flotta antinquinamento italiana. Composta da 32 unità navali specializzate di diverse dimensioni, la flotta si occuperà di ripulire le coste dai rifiuti. Nove unità sono già all’opera nei porti di Genova, Civitavecchia e Salerno, garantendo un pronto intervento antinquinamento. Altri 19 battelli pattugliano luoghi strategici come foci dei fiumi e parchi marini protetti. Questo risultato è particolarmente importante per il Mar Mediterraneo che è tra le aree con la più alta concentrazione di microplastiche al mondo;
  • è prevista l’installazione di sistemi di raccolta alla foce dei fiumi per intercettare i rifiuti prima che arrivino in mare;
  • è riconosciuto il ruolo delle associazioni ambientaliste nello svolgimento delle campagne di pulizia del mare e delle acque interne, nonché la previsione di azioni mirate alla pulizia dei fiumi;
  • inoltre il provvedimento si occupa di educazione e dissalatori.

La legge si applicherà anche a laghi e fiumi. Permangono tuttavia ancora delle lacune, ad esempio, sulla gestione delle biomasse vegetali, di cui all’art. 5, perché non viene posto freno alla cattiva gestione della posidonia oceanica spiaggiata, che rappresenta un elemento essenziale per la biodiversità degli ecosistemi costieri e garantisce una protezione naturale dall’erosione costiera.
Vi sono, infine, forti perplessità sulla soppressione dell’art. 12 che introduceva importanti disposizioni in materia di prodotti che rilasciano microfibre in plastica, inquinanti prioritari del nostro mare.

foto marco savastano nt9bSEU9 x8 unsplashQuindi il percorso non è ancora concluso: Legambiente ha denunciato, attraverso l'indagine Beach litter quasi 45mila rifiuti su 53 spiagge, ve ne sono 8 ad ogni passo e l’84% di questi è composto da plastica!  La nuova legge da sola non potrà eliminare tutti questi rifiuti ma, soprattutto, tocca a noi cittadini ridurre le quantità di quelli nuovi e aumentando la quota della raccolta differenziata. Un piccolo impegno per un grande mare.

Per la Redazione - Serena Moriondo