L'ITUC, la Confederazione internazionale dei sindacati, dopo la video denuncia mentre si stava svolgendo l'Expo di Dubai (guarda su youtube: https://youtu.be/R_P2nuTfqJg) sulle condizioni di lavoro negli Emirati Arabi Uniti (UAE) che molti esperti hanno chiamata schiavitù moderna. ha lanciato una petizione e sta raccogliendo firme per mostrare che è necessario a livello globale porre fine a condizioni terribili come:
- Attirare le lavoratrici e i lavoratori con le bugie: promettere lavori ben pagati, ma poi fornire ai migranti solo salari miseri.
- Inganno del debito: fornire viaggi negli Emirati Arabi Uniti e poi sorprenderli con una fattura per il loro viaggio e caricarli di debiti che non saranno in grado di ripagare per anni, se non mai.
- Intrappolare i lavoratori: in un paese tramite lavori in cui vengono maltrattati attraverso la confisca dei passaporti e con la necessità del permesso dei datori di lavoro per cambiare lavoro o lasciare il paese.
- Caldo soffocante e alloggi squallidi: le lavoratrici e i lavoratori sono regolarmente costretti a lavorare a temperature superiori ai 50°C per ore senza interruzioni e quando la giornata finalmente finisce, sono costretti a tornare in "abitazioni" fatiscenti, sporche e pericolose.
- Mancanza di diritti legali: nonostante tutte le terribili condizioni sopra descritte, i lavoratori hanno pochi o nessun diritto non potendo far ricorso allo sciopero e ai sindacati che sono banditi nel paese.
Gli Emirati Arabi Uniti e città come Dubai stanno costruendo città scintillanti nel deserto sulle spalle dei lavoratori migranti intrappolati nella schiavitù moderna.
Sharan Burrow, Segretaria Generale dell'ITUC, invita i cittadini a firmare la petizione. Chiediamo insieme - sostiene la Confederazione dei sindacati - di porre fine a queste condizioni di lavoro degradanti e pericolose.
Per la Redazione - Serena Moriondo