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DISEGNO TESTE DI PERSONEdi Serena Moriondo

L’innovazione tecnologica è indubbiamente importante e lo sarà sempre di più in futuro, ma è ancora il pensiero umano che deciderà se e come utilizzarla e potremo essere capaci di grandi cose se solo abbandoneremo alcuni vecchi schemi mentali. 

Il filosofo e sociologo francese Edgar Morin sostiene che il nostro modo di conoscere non è perfetto per questo è essenziale riflettere sul nostro modo di conoscere, sui nostri punti di vista e sul nostro modo di approcciare alla vita. Uno dei limiti dell’educazione attuale è il fatto di non insegnare il carattere complesso della propria identità e dell’identità che si ha in comune con tutti gli altri umani. Secondo Morin è, dunque, possibile riconoscere la complessità dell’essere umano riunendo e riorganizzando le conoscenze attualmente frammentate nelle scienze della natura, nelle scienze umane, nella letteratura, nella musica e nella filosofia attraverso un approccio interdisciplinare.

Tre esempi che vanno in questa direzione:

  1. FOTO glucose openchain molecule sign B.jpg8ADBF613 9A78 4175 AB79 7737F1A46015DefaultAlcuni ricercatori dell’Università del Michigan e del Tennessee, convinti di tale complessità hanno tradotto in musica la struttura delle molecole organiche attraverso un metodo già noto, chiamato sonificazione, ottenendo una libreria di suoni. Se immaginiamo una molecola è molto probabile che la prima cosa che ci viene in mente sia la rappresentazione classica della formula di struttura: linee e lettere disposte nello spazio con degli angoli stabiliti, una doppia linea a indicare il legame doppio, tre per il legame triplo, ecc. È invece piuttosto improbabile che nel pensare a una molecola ci si figuri delle note, se non addirittura una melodia intera. Ma questo è possibile. Il loro studio, pubblicato sull’archivio di preprint ChemRxiv, presenta una serie di molecole biologiche e piccole molecole organiche archiviate sotto forma di melodia tramite un lavoro di programmazione che si basa sul metodo SELFIES. Vari esperimenti in tal senso erano stati condotti nel Novecento, ora, con il progredire della tecnologia informatica, i tentativi che sono stati portati avanti per convertire dati in suoni è sempre maggiore e con la quantità di dati che è ormai diventata sempre più grande, questa tecnica può rivelarsi molto utile. Il principale vantaggio della sonificazione consiste infatti nella facilità con cui può essere interpretata la musica tanto dall’essere umano quanto dalle intelligenze artificiali. In presenza di un gran numero di dati, risulta difficile per l’operatore umano riuscire a identificare pattern, differenze o similitudini, mentre la messa a punto di algoritmi che li analizzino richiede spesso grandi capacità di calcolo. Programmi basati sull’elaborazione musicale, invece, sono spesso di più semplice utilizzo e richiedono capacità di calcolo inferiore.
  2. Immagine la sequenza del DNA in musicaQuesto approccio si è rivelato molto utile nell’ambito dello studio del genoma umano. Nel 2018 la ricercatrice Maria Mannone ha pubblicato un'interessante trattazione matematica su come trasformare in musica il DNA in cui è presente anche il vero e proprio spartito prodotto attraverso questa tecnica. L’autrice spiega come intenda sottolineare il rapporto tra strutture musicali, matematica e natura, e come questo può potenzialmente aprire la strada a nuove connessioni e scambi reciproci tra arte, matematica e biologia. L'obiettivo principale non è solo quello di mostrare casi di studio particolari e specifici; ma anche di estendere il pensiero matematico ad altri campi e di analizzare strategie compositive. In effetti, la studiosa mira non solo a sviluppare un modello teorico descrittivo, ma anche un modello aprescrittivo, al fine di creare nuove opere d'arte. Nuove strategie analitiche costituiscono anche un potente strumento per migliorare la creatività musicale: una volta previsto un metodo, ci sono in linea di principio infinite applicazioni e variazioni . Inoltre, l'identificazione dei passaggi nei diagrammi di flusso consente ai compositori di ridurre la complessità della costruzione di una partitura, scomponendola in elementi più semplici. Per questo motivo, l'approccio alla composizione di musica complessa può essere più facile, veloce e più razionale. Il compositore esperto, così come il compositore studente, possono trovare all'interno di questa teoria linee guida utili per costruire la struttura dei brani musicali e la creatività può essere liberata all'interno di questa struttura flessibile e creativa.
  3. Nel 2020 ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology) hanno trasformato in musica la proteina spike del virus Covid-19. La ragione di ciò è quella di permettere agli scienziati di individuare più facilmente possibili siti in cui eventuali farmaci o anticorpi possono legarsi, semplicemente cercando sequenze musicali specifiche che corrispondono a questi siti. Questo, metodo - affermano i ricercatori - è più veloce e intuitivo rispetto ai metodi convenzionali utilizzati per studiare le proteine, inoltre, confrontando la sequenza musicale della proteina spike con un ampio database di altre proteine sonificate, un giorno potrebbe essere possibile trovarne una che possa attaccarsi allo spike, impedendo al virus di infettare una cellula. I suoni che vengono prodotti - i rintocchi delle campane, le corde tintinnanti, i flauti cadenzati - rappresentano tutti aspetti diversi della proteina simile a una punta che fuoriesce dalla superficie del virus e lo aiuta ad attaccarsi alle cellule ignare. Come tutte le proteine, le punte sono costituite da combinazioni di aminoacidi, gli scienziati hanno assegnato a ciascun amminoacido una nota unica in una scala musicale, convertendo l'intera proteina in una partitura musicale preliminare.

Link: Studio_mannone.pdf