Raggiunto un importante Protocollo d'intesa triennale tra il Ministro del Lavoro Orlando, la Ministra dell'Interno Lamorgese, Ance, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, alla cui stesura hanno collaborato anche Unhcr e Anci.
Due i principali obiettivi dell'intesa: formare e avviare al lavoro nel settore edile rifugiati e altri migranti vulnerabili, al fine di accompagnare il loro percorso verso l'autonomia e per sostenere la crescita trainata da Superbonus e PNRR.
"La collaborazione tra governo e parti sociali - è scritto nel comunicato del Governo - mira all'inserimento socio-lavorativo di almeno 3 mila persone, tra richiedenti e titolari di protezione internazionale o temporanea, titolari di protezione speciale, minori stranieri non accompagnati in transizione verso l'età adulta ed ex minori stranieri non accompagnati. I destinatari, individuati nei centri di accoglienza straordinaria e nel sistema di accoglienza e integrazione, saranno inseriti nei percorsi di formazione delle scuole edili, coordinate dall'ente paritetico Formedil e faranno esperienze sul campo con tirocini da svolgersi direttamente presso le imprese di settore. Per i minori stranieri non accompagnati e per coloro nel frattempo diventati maggiorenni sono previsti anche interventi pilota basati sull'attivazione di contratti di apprendistato."
“Uno dei più importanti protocolli per la formazione e l’inserimento di lavoratori, mai fatto congiuntamente dalle istituzioni e dalle parti sociali del settore delle costruzioni ed in piena sintonia con gli obiettivi europei del Pnrr, per una società più giusta ed inclusiva” commentano i firmatari. “Il protocollo – sottolineano Gabriele Buia, Presidente dell’Ance e Alessandro Genovesi, Enzo Pelle e Vito Panzarella, Segretari generali di Fillea-Cgil, Filca-Cisl, FenealUil - prevede concrete azioni per la promozione di percorsi formativi e opportunità di lavoro nel settore dell'edilizia, attraverso il sistema delle scuole edili presenti in tutto il Paese. Tali percorsi si svilupperanno a cura del sistema Formedil, con una formazione mirata per ogni singolo beneficiario e si concluderanno con tirocini presso diverse imprese del sistema”.
In questo modo sarà possibile “promuovere l’occupazione dei migranti e favorire l’inclusione piena ed attiva di tante e tanti migranti che possono rappresentare una risorsa per il Paese, grazie soprattutto alla formazione e al lavoro”. Allo stesso tempo, con il coinvolgimento diretto di un minimo di 3000 destinatari, “si risponde al forte fabbisogno di manodopera da parte delle imprese, contrastando fenomeni di irregolarità, lavoro nero e sfruttamento che ha per vittime, spesso, proprio i lavoratori migranti”.
L’individuazione dei destinatari avverrà grazie agli Enti Formativi territoriali e al circuito dell’accoglienza pubblica (Sai e Cas), in stretta collaborazione con Ministero degli Interni, Ministero del Lavoro e parti sociali, sia nazionali che locali.
Link: Protocollo-migranti-settore-edile-160522.pdf
Per la Redazione - Serena Moriondo