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logo rer2030Lo sviluppo è sostenibile, oppure non è: la complessità di questa fase, così come tutte le grandi rivoluzioni, si affronta con il coinvolgimento profondo e la reazione corale della società in tutte le sue articolazioni, con impegni e responsabilità condivisi per un percorso comune che migliori la qualità della vita delle persone e del pianeta, valorizzando tutte le potenzialità e gli spazi che questo cambiamento offre al territorio e alle nuove generazioni.

E' ciò che ha deciso di fare l'Emilia Romagna quando, dal 2018, ha avviato un percorso finalizzato a ricomporre le politiche della Regione in una complessiva strategia regionale di Sviluppo Sostenibile riconducibile alla visione dell’Agenda 2030, e alla declinazione che né stata data in Italia con la "Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile" approvata a fine 2017, tenendo conto di quanto previsto dall’art. 34, comma 4, del D.Lgs 152/2006, ai sensi del quale “Le Regioni si dotano, attraverso adeguati processi informativi e partecipativi, di una complessiva strategia di sviluppo sostenibile che sia coerente e definisca il contributo alla realizzazione degli obiettivi della strategia nazionale (…)”.

Gli Enti Locali e le parti sociali (55 firmatari in tutto) sono stati coinvolti nel processo partecipativo attraverso il "Patto per il lavoro e per il clima"  - Forum Regionale per lo Sviluppo Sostenibile.  Ai sensi dell’art. 34, comma 4, del DLgs 152/2006 i Comuni si dotano di strumenti coerenti in grado di contribuire alla realizzazione della Strategia Regionale.

La Regione Emilia-Romagna e il Ministero Ambiente (MATTM) hanno inoltre approvato il progetto "La sostenibilità come processo di apprendimento". L’obiettivo generale del progetto è, per quanto riguarda il target scuole: facilitare la conoscenza e promuovere l’Agenda 2030 a scuola attraverso una didattica attiva e trasformativa, consapevole della dimensione sociale e costruttiva dei saperi e della complessità di fattori che influiscono nei processi educativi. Questo in linea con le "Linee guida ministeriali per l’educazione civica (Decreto 35 del 22/06/2020," ai sensi della L. 92/2019). Per quanto riguarda stakeholder e cittadinanza: fare conoscere l’Agenda 2030 e la strategia regionale a tutti attraverso una comunicazione sociale, rigorosa e creativa, attivando processi partecipativi locali che coinvolgano attivamente nelle azioni di sostenibilità, gli stakeholder e i cittadini e le comunità locali dei territori.

Il documento, di 151 pagine, è composto da sette capitoli all'interno dei quali, tra i tanti temi affrontati, vengono inclusi: il Patto per il Lavoro e per il Clima, il monitoraggio e la valutazione, il metodo di lavoro e le reti di partecipazione, oltre, naturalmente, lo stato di raggiungimento dei 17 Goal. 

Grafico 1Nello specifico, tramite il grafico radar a lato, viene mostrato il confronto dell’Emilia- Romagna rispetto all’Italia in 14 dei 17 goals dell’Agenda 2030 dell’ONU, misurati dagli indici compositi costruiti da ASviS. Dal diagramma si evidenzia che L’Emilia-Romagna si posiziona oltre la media nazionale in 9 dei 14 Goals 1, 3, 4, 5, 6, 8, 9, 10, 11; si attesta su livelli analoghi a quelli dell’Italia nei Goal 2, 16;  mentre si posiziona sotto la media nazionale nei Goals 7, 12, 15. 

Questa prima edizione della "Strategia Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile della Regione Emilia- Romagna è stata costruita con la collaborazione di ASviS, l'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, di tutti gli Atenei regionali firmatari del Patto nel percorso di condivisione e attuazione della strategia, di Emilia-Lab, di Art-Er e Arpae.

Per la Redazione - Serena Moriondo