Una serie di decisioni chiave prese alla Conferenza annuale internazionale del lavoro a Ginevra, che si è conclusa la scorsa settimana, andrà a beneficio delle lavoratrici e dei lavoratori di tutto il mondo e sosterrà coloro che lottano per i diritti fondamentali nei Paesi in cui le violazioni sono ancora presenti.
L’OIL, lo ricordiamo, è l’unica Agenzia delle Nazioni Unite ad avere una funzione normativa e il sistema di norme internazionali del lavoro rappresenta la pietra miliare dell’Organizzazione. L’adozione di norme internazionali del lavoro è un processo unico che coinvolge i rappresentanti dei governi, dei datori di lavoro e dei lavoratori di 187 paesi. Sin dal 1919, l’OIL ha sviluppato un corpus di norme internazionali del lavoro volto a promuovere le opportunità per donne e uomini di ottenere un lavoro dignitoso e produttivo, in condizioni di libertà, equità, sicurezza e dignità. L'Italia ha ratificato molte convenzioni dell'ILO, la prima è stata nel 1924 e riguardava la durata del lavoro nell'industria, l'ultima è la n.190 sull'eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro, adottata a Ginevra il 21 giugno 2019, entrata in vigore in Italia il 27 gennaio 2021 (L.4/2021).
La decisione della Conferenza che salute e sicurezza sul lavoro siano incluse tra i diritti fondamentali sul lavoro sanciti dalla Dichiarazione del 1998 è un passaggio importate e riflette l'impatto della campagna di azione portata avanti, sopratutto negli ultimi tre anni, da parte dell'ITUC (International Trade Union Confederation) conosciuta in Italia come la Confederazione sindacale internazionale (CSI).
Tale decisione impegnerà i Governi, e quindi i datori di lavoro, a dar conto all'ILO dei loro comportamenti. La Conferenza ha affrontato una serie di argomenti, gettando basi importanti per l'adozione di uno standard dell'ILO sull'apprendistato di qualità, sostenendo il lavoro dignitoso nell'economia sociale e solidale e promuovendo la creazione di posti di lavoro anche attraverso l'acceleratore globale delle Nazioni Unite sull'occupazione e la protezione sociale per le transizioni giuste. Il Comitato della Conferenza sull'Applicazione degli Standard (CAS) ha preso una serie di decisioni anche per affrontare la carenza di personale infermieristico e garantire che questi, così come i lavoratori domestici, molti dei quali sono migranti, ricevano la piena protezione dell'organizzazione, della contrattazione collettiva e di altri diritti fondamentali.
Tra i principi fondamentali dell'ILO vi sono la protezione delle lavoratrici e dei lavoratori e il rispetto delle libertà civili, libertà di associazione e contrattazione collettiva. Misure sono state prese, quindi, verso quei Paesi che soprattutto con giunte militari, come il Myanmar, violano tali diritti. L'ILO ha chiesto a Paesi come Myanmar, Bielorussia e ora anche la Cina, di accettare che una commissione d'inchiesta possa entrare nel paese aese per svolgere indagini sulle condizioni di lavoro.
Il nostro futuro dipende anche da una giusta transizione verso un'economia efficiente in termini di emissioni di carbonio e risorse. Il cambiamento climatico e il degrado ambientale stanno già distruggendo milioni di posti di lavoro e mezzi di sussistenza. Eppure ci sono innumerevoli opportunità per rilanciare l'economia e migliorare la qualità della vita lavorativa. A tale proposito l'ILO è impegnata nella promozione di imprese sostenibili che abbiano al centro il lavoro dignitoso, che implica la combinazione di creazione di lavoro e diritti sul lavoro, protezione sociale e dialogo sociale.
La strategia dell’OIL per la promozione delle imprese sostenibili è incentrata sul supporto tecnico ai governi e alle parti sociali nella creazione di un ambiente favorevole per lo sviluppo dell’imprenditorialità e diffondendo pratiche di lavoro sostenibili e responsabili. Una delle aree di lavoro riguarda il programma Green Jobs che mostra l'impegno dell'ILO ad agire sui cambiamenti climatici e a promuovere società efficienti sotto il profilo delle risorse e a basse emissioni di carbonio. In questo filone di attività, segnaliamo l'ultimo documento (16 giugno 2022) preparato dall'Organizzazione internazionale del lavoro sulla "Finanza sostenibile del G20", il documento affronta il ruolo chiave che i sistemi finanziari e i loro attori svolgono nel raggiungimento di una transizione giusta. Il livello di integrazione delle dimensioni sociale e occupazionale per la transizione climatica nelle attività del credito e della finanza è attualmente in ritardo. Questo documento presenta diversi elementi sociali e occupazionali da tenere in considerazione nel processo decisionale che riguarda il settore finanziario affinchè possa aliinearsi agli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Per la Redazione - Serena Moriondo