Il Gay Pride si è appena celebrato attraverso iniziative e parate, i partecipanti hanno voluto mostrare, tra mille colori le proprie identità, così da non farci dimenticare che la difesa dei diritti delle persone è un bene irrinunciabile.
Parole O_stili, un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole di cui abbiamo già aparlato nel nostro sito, per questa occasione, ha voluto segnalare l'indagine portata avanti dall’organizzazione Dentsu Italia.
L'indagine allegata, è una fotografia delle conversazioni online, dove “orgoglio” fa rima con “odio”
- 5.300 sono gli insulti omofobi che ogni mese in Italia vengono pubblicati sui social online (una cifra sicuramente segnata al ribasso, data a volte la difficoltà tecnica di individuarli) e nel mese del Pride salgono a 6.600, circa il 25% in più;
- gli autori di questi insulti sono per il 60% uomini;
- le espressioni di odio maggiormente utilizzate sono (*ci scusiamo per il linguaggio ma è importante a volte guardare in faccia la realtà delle cose per capirla meglio): frocio 63%, ricchione 17%, checca 14% e culattone 3%.
A leggere questi numeri, siamo ancora molto distanti dal considerare I diritti umani il nostro orgoglio.
Link: THE DARK SIDE OF PRIDE
Per la Redazione - Serena Moriondo