Partendo dal presupposto che la sfida posta dai trend demografici non deve tradursi necessariamente in un costo, ma può al contrario rivelarsi un’ottima opportunità di investimento per il Paese, lo studio dedicato alla Silver Economy, curato dal Centro studi e ricerche Itinerari previdenziali, analizza dinamiche e possibili conseguenze del progressivo invecchiamento della popolazione sul piano sociale, economico e di sostenibilità. Il Quaderno dedicato alla Silver Economy è stato realizzato con il patrocinio:di ASviS.
Nel 2018 la Commissione europea ha definito la Silver economy come il complesso di attività economiche rivolte specificatamente alla popolazione con 50 anni o più, che cessano parzialmente o totalmente l’attività lavorativa passando da uno stile di vita attivo a uno ‘differentemente attivo’.
Gli ultra 65enni rappresentano il 23,81% della popolazione italiana, pari a circa 14 milioni di persone (di cui oltre la metà donne): una percentuale destinata a salire, secondo le proiezioni Istat, al 30% nel 2035 e fino al 35% nel 2050, quando un italiano su tre avrà un’età superiore ai 65 anni.
L’Osservatorio del centro studi descrive i tratti salienti della platea di riferimento per caratteristiche demografiche, patrimonio, potere d’acquisto, stili di vita e abitudine di spesa, avvalendosi sia degli ampi set di dati messi a disposizione da Banca d’Italia, INPS, Istat e Ministero dell’Economia e delle Finanze sia degli esiti della survey “Chi sono, cosa fanno e cosa desiderano i Silver italiani”, somministrata a un campione di oltre 5.000 soggetti e realizzata da Itinerari Previdenziali in collaborazione con 50&Più, sistema associativo interamente dedicato al mondo della terza età.
Il potenziale è di fatto quello di una nuova grande economia, di cui il Quaderno delinea i perimetri con l’intento sia di quantificare il fenomeno sia di individuare bisogni “tradizionali” e “futuribili” dei Silver che, a maggior ragione alla luce dell’impatto della pandemia di COVID-19 (molto severa nei confronti della popolazione più anziana), necessitano e necessiteranno sempre di più di un’offerta di beni e servizi dedicata, inevitabilmente specifica e declinata sulla base delle loro peculiari esigenze e possibilità. Con ricadute proficue per l’occupazione, per attività commerciali e produttive.
Per la Redazione - Serena Moriondo