di Serena Moriondo
Il periodo che stiamo vivendo si caratterizza per una diffusa percezione di insicurezza sociale, dove le tendenze individualistiche, indeboliscono il senso della comunità, facendo affiorare fragilità e vulnerabilità.
L’indebolimento del legame sociale, i fenomeni legati alla globalizzazione, le crescenti disuguaglianze economiche, la messa in discussione di diritti acquisti compongono il quadro delle sfide attuali alla cittadinanza sociale e sono richieste nuove competenze rispetto al passato per esercitare i diritti di tale cittadinanza.
A tal proposito, secondo il Rapporto annuale 2022 dell’Istat, ad esempio, con lo ius scholae, circa 280mila ragazzi acquisirebbero la cittadinanza (la platea risponde ai requisiti della nascita in Italia o dell'arrivo prima del compimento dei 12 anni, più la continuità della presenza e frequenza di 5 anni di scuola). Si porrebbe così rimedio all’intollerabile ingiustizia che vede ancora bambine e bambini crescere vicino a coetanei in tutto e per tutto uguali a loro senza che gli sia riconosciuta la cittadinanza italiana. Sarebbe paradossale che proprio nell’"Anno europeo dei giovani” l’Italia non riuscisse raggiungere questo obiettivo.
Tale iniziativa persegue quattro obiettivi principali:
- evidenziare in che modo la transizione verde e quella digitale offrano opportunità per i giovani
- aiutare i giovani a diventare cittadini attivi e impegnati
- promuovere le opportunità a disposizione dei giovani
- apportare il punto di vista dei giovani nelle politiche dell’Unione.
Se i giovani sono, dunque, importanti agenti del cambiamento e il loro ruolo è essenziale per costruire società pacifiche e democratiche, soprattutto dopo che le misure per contrastare la pandemia hanno reso difficile la loro vita quotidiana, è indispensabile che trovino luoghi di ascolto e di azione nella società.
Educare alla cittadinanza risulta indispensabile e la sua pratica è assai complessa. Nella nota allegata vengono esaminate le forme più diffuse di partecipazione che si sono sviluppate dagli anni '90 del Novencento tra i Comuni e gli Istituti scolastici e i possibili sviluppi attuali, alla luce delle nuove sfide globali.
Link:I_GIOVANI_HANNO_OCCHI_DIVERSI_-_Moriondo_09072022_.pdf