contattaci2
Chiamaci: 06 441 146 25
Scrivici una e-mail
area riservatacerca
cercaarea riservata
logo rigenerazioni NEWS 800x100 trasparente

FOTO josue isai ramos figueroa qvBYnMuNJ9A unsplashL'INAIL, nell’ambito delle attività del progetto Worklimate, ha realizzato un vademecum frutto della collaborazione con il Consiglio nazionale delle ricerche-Istituto per la BioEconomia (Cnr-Ibe) che approfondisce gli effetti delle condizioni di stress termico ambientale sui lavoratori e sulle lavoratrici. 

L’impatto delle temperature estreme, infatti, è particolarmente rischioso sia per chi svolge la propria attività lavorativa in ambienti dove non è possibile conseguire le condizioni di comfort a causa di vincoli legati alle necessità produttive o alle condizioni ambientali, sia per chi lavora all’aperto, come nel settore agricolo e delle costruzioni. Recentemente, i fenomeni climatici estremi sono stati posti in relazione con un aumento del rischio di infortunio sul lavoro.

La guida si apre con la descrizione delle patologie da calore, tra le quali rientrano i crampi, la dermatite da sudore, gli squilibri idrominerali fino al colpo di calore, che può comportare aritmie cardiache e l’innalzamento della temperatura corporea oltre i 40°. Compito del datore di lavoro è individuare procedure specifiche per attuare le misure più efficaci, a partire dalla scelta di una persona che sovrintenda al piano di sorveglianza per la prevenzione degli effetti dello stress da caldo. Fondamentale è la formazione dei lavoratori, e, tra le strategie, è importante considerare l’importanza dell’idratazione, di un abbigliamento adeguato, della riorganizzazione dei turni di lavoro e della possibilità di accedere ad aree ombreggiate durante le pause.

Condizioni croniche che aumentano la suscettibilità al caldo. Una sezione del testo è dedicata alle patologie croniche che aumentano il rischio di effetti avversi del caldo, sia nei lavoratori, sia nella popolazione generale. Tra queste, le malattie della tiroide, l’obesità, l’asma e la bronchite cronica, il diabete e le patologie cardiovascolari. La sezione include le indicazioni da seguire per prevenire ogni rischio ed evitare conseguenze negative sulla salute.

Foto raccoltaangurie I sistemi di previsione dello stress da calore e del rischio per località. Oltre agli strumenti informativi, Worklimate comprende anche strumenti operativi, come il sistema di previsione dello stress da calore, finalizzato allo screening dei rischi professionali per i lavoratori, i datori di lavoro e gli addetti alla salute e sicurezza aziendali. Le previsioni di stress climatico occupazionale sono personalizzate su soggetti sani, con profilo di lavoratore standard (alto 175 cm, peso 75 kg), che svolge attività fisica, moderata o intensa, esposto direttamente ai raggi solari o all'ombra, per le ore 8.00 e 12.00, 16.00 e 20.00. La previsione del rischio per località consente, invece, di prevedere per cinque giorni i livelli di rischio caldo previsti per le ore 12.00 in una specifica località, riferiti a un lavoratore non adattato al caldo, esposto al sole e impegnato in un’attività fisica intensa.

Giulia Bartoli, della Segretaria nazionale Fillea Cgil, ha dichiarato che “L’emanazione del Vademecum e delle linee guida nazionali da parte dell’INAIL a tutela dei lavoratori esposti alle alte temperature è un fatto positivo, in quanto indica operativamente come garantire la salute nei cantieri (e non solo), ricorda la possibilità di ricorso anche alla Cassa Integrazione Ordinaria a tutela dei lavoratori e introduce un sistema di previsione del calore e del rischio caldo. Ora queste linee guida devono essere applicate e tutti devono vigilare in questo senso, con serietà e determinazione”.

Foto raccolta pomodoriLa Fillea Cgil da tempo aveva chiesto l’emanazione di specifiche indicazioni ed informazioni da parte dell’INAIL a livello nazionale, a fronte di un agire a macchia di leopardo da parte delle stesse sedi locali dell’Istituto. "Ora - commenta il sindacato delle costruzioni  - si tratta di coinvolgere e dare massima informazione a livello locale, soprattutto per quelle attività, come l’edilizia, che vedono da settimane aumentare malori ed infortuni in cantiere, legati proprio alle altissime temperature e, uno strumento di rilevazione locale del rischio a disposizione di tutti, può prevenirli”.Il Sindacato si attiverà già nelle prossime ore affinché tutte le aziende, gli enti bilaterali a livello locale, committenti e istituzioni preposte (Inail, ma anche Ispettorato Nazionale del Lavoro, Aziende Sanitarie, ecc.) seguano le indicazioni fornite."

Foto operaio e1624605628500Parallelamente – conclude la Segretaria nazionale della Fillea – chiediamo all’INPS di attivarsi affinché vi sia il massimo coordinamento anche tecnico-operativo con Inail ed Ispettorato per l’immediato riconoscimento della Cassa Integrazione a tutte le aziende e lavoratori che dovessero chiederla a fronte di temperature superiori ai 35 gradi che impediscono lo svolgimento di fasi di lavoro in luoghi non proteggibili dal sole o che comportino materiali e lavorazioni che non sopportino il forte calore, come avviene per molte attività edili”. 

Link: Vademecum Inail

Per la Redazione - Serena Moriondo