Lo scorso 27 giugno è stato pubblicato il rapporto WeWorld “La territorializzazione dell’Agenda 2030 in Emilia-Romagna e Lombardia”” con l’obiettivo di fornire una fotografia delle buone pratiche territoriali avviate nelle due regioni per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), con un focus - in ottica di governance integrata - sulle azioni e sui processi delle comunità locali che prevedono il coinvolgimento della cittadinanza.
Curato dell’ASviS, lo studio è stato realizzato nell’ambito del progetto People & planet: a common destiny, finanziato dalla Commissione europea all’interno del Programma Dear (Development education and awareness raising programme). Grazie al lavoro di 17 partner provenienti da 9 Paesi, People & Planet vuole sostenere la mobilitazione dei giovani nella lotta per il clima e rafforzare il ruolo delle autorità locali nell’adozione di politiche per lo sviluppo sostenibile.
Nel primo capitolo si richiama l’impegno delle comunità e degli enti regionali e locali per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. In particolare, si introducono le definizioni di governance e di sistema multilivello per comprendere in che contesto si integrano le Strategie e le Agende territoriali.
Il secondo capitolo presenta le Strategie Regionali per lo sviluppo sostenibile dell’Emilia-Romagna e della Lombardia, insieme alle Agende territoriali delle città metropolitane di Bologna e Milano. In questa cornice, si riportano gli obiettivi strategici, le metodologie e i processi di coinvolgimento degli attori interessati alla stesura dei documenti.
Il terzo capitolo, infine, illustra come avviene l’implementazione della buona pratica per eccellenza dal punto di vista del Goal 16 - Pace, giustizia e istituzioni solide, ovvero il processo di coinvolgimento degli stakeholder sul territorio nell’ambito della definizione delle Agende metropolitane di Bologna e Milano. A supporto, sono state raccolte - tramite interviste - le testimonianze dirette di figure istituzionali e attori della società civile.
Per la Redazione - Serena Moriondo