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PALERMO 16.07.2011 - PAOLO BORSELLINO, FOTO POCO VISTE O INEDITE.© FRANCO LANNINO/ STUDIO CAMERA"Paolo non diceva: 'Se un giorno mi ammazzeranno', Paolo diceva: 'Quando un giorno mi ammazzeranno', con la consapevolezza che ciò che faceva, così come lo faceva, lo avrebbe portato a trovare la morte violenta. Ma lo aveva accettato. Lo aveva accetatto perchè non aveva scelta, non poteva venire meno a quelli che erano i suoi ideali, il suo credo, il suo amore per gli altri, il suo amore per la giustizia, non poteva scendere a compromessi, non solo per gli altri ma per se stesso, per la sua coscienza. 

Scatta questo meccanismo per cui tu pensi proprio questo: 'Ma devo dargliela vinta? Ma è possibile che dobbiamo dargli ragione? Li hanno ammazzati e non c'è più nulla, non resta più nulla di Paolo Borsellino, di Roberto Antiochia, di tutti quelli che sono morti così? E' mai possibile che non debba restare più nulla?' Allora ci si mette in cammino, ci si mette in gioco. (...) E si comincia ad andare, si comincia a incontrare persone, si comincia a sentire, come diceva Paolo, 'la bellezza del fresco profumo di libertà'. E' proprio vero, è il silenzio che puzza, la complicità, anche soltanto la contiguità, anche soltanto il girare la Foto Rita Borsellino1testa dall'altra parte, è quello che puzza di morte. La libertà, la voglia di giustizia hanno un profumo bellissimo che ti contagia, di cui non puoi più fare a meno." 

Tratto dal libro di Rita Borsellino, "Nata il 19 luglio", Ed.Malampo, 2006.

Per la Redazione - Serena Moriondo