
Quelli registrati sono 1422, per un totale di 160.000 ettari di superficie bruciati, il più alto registrato nell'ultimo decennio.
Quindici, tra gli incendi avvenuti in Italia lo scorso anno - spiega lo studio - hanno superato i 1.000 ettari ed il più grande, in Sardegna, ha interessato oltre 13.000 ettari di superficie.
E dagli incendi alle ondate di calore, il dato non cambia. Nel 2020 l’Italia ha segnato uno degli incrementi di temperatura maggiori in tutta Europa, con +1,54 °C rispetto alla media del periodo 1961-1990 e continua a surriscaldarsi più velocemente della media globale.
La siccità estrema che stiamo vivendo - evidenzia sempre lo studio - sta gettando le basi per la desertificazione, che interessa il 25% della popolazione mondiale, compresi i residenti di alcune regioni del Sud Italia, come Sicilia, Puglia e Calabria.
Il modo migliore per contrastare i cambiamenti climatici è puntare su fonti rinnovabili di energia: "Come fanno in modo esemplare alcune regioni come la Valle d'Aosta, la cui quota percentuale di rinnovabili sul consumo lordo di energia è maggiore del 90%, mentre la Basilicata si trova in terza posizione con il 49,5%.Entrambi i valori - evidenzia il dossier - sono maggiori rispetto alla media nazionale (17,1%)".

Impegnati complessivamente nelle operazioni di spegnimento 141.566 vigili del fuoco, 53.587 i mezzi impiegati, per un totale di 39.753 ore d'intervento. Nello stesso periodo dello scorso anno furono 131.710 i vigili del fuoco e 50.724 i mezzi impiegati, 33.795 le ore di intervento.
Il maggior numero di incendi si registra in Sicilia, dove i vigili del fuoco hanno effettuato 6.534 interventi. Le altre regioni maggiormente colpite dagli incendi sono state la Puglia (5.134), il Lazio (4.799), la Calabria (3.195), la Campania (2.730) e la Toscana (1.529).
Il maggior numero di incendi si registra in Sicilia, dove i vigili del fuoco hanno effettuato 6.534 interventi. Le altre regioni maggiormente colpite dagli incendi sono state la Puglia (5.134), il Lazio (4.799), la Calabria (3.195), la Campania (2.730) e la Toscana (1.529).
Diffondiamo e utilizziamo fonti rinnovabili di energia, piantiamo alberi adatti al nostro habitat e monitoriamo e tuteliamo il territorio nel quale abitiamo al fine di salvaguardare condizioni di vita per gli esseri umani, fauna e flora, nel rispetto della biodiversità.
Ma soprattutto adottiamo un livello di pianificazione amministrativo che miri alla sostenibilità ambientale con il pieno coinvolgimento dei cittadini, delle imprese, delle associazioni. Questo è l'impegno che ognuno di noi dovrebbe avere anche per rispetto del lavoro faticoso e molto rischioso dei Vigili del Fuoco.
Link: sito dei VVFF
Per la Redazione - Serena Moriondo