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immagine casa editrce MatitaE' possibile raccontare l’architettura alle bambine e ai bambini, con l’obiettivo di sviluppare in loro una sensibilità che li porti a osservare la realtà che li circonda? A dare risposta a questa domanda è una nuova realtà editoriale, “dedicata ai bambini dai 3 anni (e ai loro genitori!) che pubblicherà due silent book all’anno su temi relativi alle forme, ai paesaggi urbani e naturali, alla casa e all’ambiente”. È così che nasce Matita, casa editrice franco-italiana fondata da Delphine Trouillard, incentrata sui valori della solidarietà, dell’ecologia e della sostenibilità: i libri di Matita infatti sono al 100% stampati a Venezia, con certificazioni che sottolineano la gestione sostenibile delle foreste da cui proviene la carta.

Le scoperte che ogni giorno i bambini si accingono a fare riguardano lo spazio da loro vissuto e attraversato, spazio che si compone di elementi di varia natura, tutti afferenti alle sfere e alle materie dell’architettura, dell’urbanistica e del design

Ciò che contraddistingue i libri di Matita è il modo in cui viene raccontata l’architettura ai bambini: le pubblicazioni sono infatti prive di testo, e dato che la narrazione è affidata alle sole immagini, la curatela e l’illustrazione dei libri sarà affidata di volta in volta a uno o più architetti. La prima pubblicazione di Matita, il libro “1”, è prevista per la primavera 2023, e sarà curato dagli architetti Stefania Agostini e Luca Mostarda, dell’agenzia AMArchitectrue, con le illustrazioni di Catherine Cordasco: “1” racconta il percorso di crescita di un bambino degli anni ’80 fino al 2020, un’occasione per indagare i cambiamenti di paesaggi urbani e naturali nel corso del tempo, stimolando così lo spirito di osservazione e di riflessione. E circa la particolarità dei libri, ovvero quella di essere senza testo, Trouillard spiega: “le immagini parlano da sole e i silent book presentano molti vantaggi. Oltre a contribuire allo sviluppo del linguaggio, del vocabolario e del senso dell’osservazione, i silent book sono universali e ognuno può interpretarli e appropriarsene a modo suo, indipendentemente dal proprio background culturale o linguistico.” 

Immagine catherinecordasco 3L'intento è quello di condividere questi libri con più bambini possibili e rendere questo progetto editoriale in qualche modo solidale: ogni 10 libri venduti, un libro sarà donato a strutture che accolgono bambine e bambini che non hanno facile accesso alla lettura: ospedali, comunità, campi profughi, in tutto il mondo (Fonte: Archtribune).

E così, mentre il Governo di destra cancella la misura 18App attraverso la quale, i neodiciottenni italiani potevano acquistare libri, biglietti per cinema, teatri, musei e siti culturali, abbonamenti a quotidiani e periodici, avvicinandosi alla cultura con un contributo di 500 euro, per fortuna, da qualche altra parte, nasce un'esperienza positiva che aiuterà i giovani ad essere, domani, degli adulti migliori di noi .

* Disegni di Catherine Cordasco

Per la Redazione - Serena Moriondo