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Foto clima ispra in italia riscaldamento piu alto che in altre parti meteowebeu 2582272Si ritorna a parlare del Piano di adattamento alla crisi climatica. Prende il via l’iter che dovrà portare all’approvazione del Pnacc per mettere in sicurezza un Paese sempre più colpito dagli eventi estremi. La prima bozza è stata realizzata nel 2007, si sono attesi anni fino alla pubblicazione del testo, parzialmente aggiornato rispetto alla versione precedente, da parte del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica il 28 dicembre scorso.

Tale Piano rappresenta lo strumento di attuazione della Strategia nazionale di adattamento approvata nel 2015. Nel 2018 era già stata pubblicata una prima versione del PNACC, che però non è mai entrata in vigore.

Uno degli scopi principali del piano è evitare che gli effetti negativi degli impatti climatici “creino o aumentino disuguaglianza sociale ed economica, creando disparità in termini di accesso alle risorse, al lavoro, e più, in generale, alla prospettiva di una vita dignitosa”; si prevede la perdita di 410mila posti di lavoro entro il 2050 se non verranno attuate misure di adattamento.

Dal 1981 a oggi (dati 2020 del CMCC, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), evidenzia il documento, la probabilità di eventi atmosferici estremi in Italia è aumentata del 9%; gli incendi boschivi, le alluvioni, le frane, comportano ingenti danni ad infrastrutture, abitazioni, industrie. L’Italia, a livello europeo, detiene il primato del valore economico delle perdite subite a causa degli eventi meteo estremi: tra 74 e 90 miliardi di euro negli ultimi 40 anni.

Anche i dati del programma satellitare europeo Copernicus evidenziano che il 2022 è stato un “anno di estremi”, da un punto di vista climatico. La siccità che ha colpito i Paesi europei potrebbe essere la peggiore degli ultimi 500 anni, spiega una nota, ed è attribuibile “a una grave e persistente mancanza di precipitazioni, unita a una sequenza di ripetute ondate di caldo […] da maggio a ottobre” (vedi articolo "Copernicus dallo spazio, un aiuto alla Terra" del 23 ottobre 2021, S.Moriondo).

Luglio 2022, precisa Copernicus, è stato il sesto luglio più caldo in Europa (e uno dei tre mesi di luglio più caldi di sempre a livello globale), con anomalie termiche fino a +4 °C in Italia, Spagna e Francia. La Groenlandia ha registrato le temperature medie più calde per un mese di settembre dal 1979; oltre 8 °C in più rispetto alla media di settembre 1991-2020. Un altro fenomeno estremo è stata l’ondata di caldo marino che ha interessato il Mediterraneo: a luglio 2022, infatti, le anomalie della temperatura della superficie marina hanno raggiunto picchi di +5 °C sopra la media, al largo delle coste nord-occidentali italiane e sud-orientali francesi. Inoltre, a giugno e luglio 2022, l’estensione del ghiaccio marino antartico ha raggiunto il valore mensile più basso in 44 anni di registrazioni di dati satellitari, rispettivamente al 9% e al 7% al di sotto della media. La scorsa estate ha visto anche “una crisi di incendi in Europa di eccezionale intensità ed estensione”: al 17 dicembre 2022, più di 786.000 ettari sono bruciati complessivamente nei Paesi Ue (oltre 2.700 incendi). L’area bruciata nel 2022 è quasi 2,5 volte superiore alla media 2006-2021.

Si tratta, dunque, di uno strumento strategico importante che ha il compito di fornire un quadro di indirizzo nazionale per l'implementazione di azioni finalizzate a ridurre al minimo i rischi climatici e migliorare la capacità di adattamento dei nostri sistemi naturali, sociali ed economici. Oltre 100 pagine e quattro allegati, la struttura del Pnacc è articolata in cinque sezioni: il quadro giuridico di riferimento; il quadro climatico nazionale; impatti dei cambiamenti climatici in Italia e vulnerabilità settoriali; misure e azioni di adattamento; governance dell’adattamento. I dati che descrivono la crisi climatica in Italia è dettagliata sino a proporre una stima del suo impatto sui diversi settori dell’economia. Il Piano, inoltre, suggerisce 361 azioni possibili filtrabili per strategia, problema, categoria e sotto-categorie. Oppure per ambito di applicazione (nazionale, regionale, …). O, ancora, per tipo di misura, scegliendo tra azioni soft, grey e green

Alcuni rilievi però sono già stati avanzati da parte di varie associazioni: assenti sia le priorità che le risorse previste. Il Piano, infatti, viene approvato subito dopo una legge di Bilancio che non prevede risorse per l’adattamento climatico.

Il documento sarà ora sottoposto a consultazione pubblica, prevista dalla procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas), al termine della quale l’esecutivo dovrebbe integrare le osservazioni ricevute e produrre una versione definitiva. Dopo l’approvazione conclusiva si dovrà procedere all'insediamento dell’Osservatorio nazionale che dovrà garantire l’immediata operatività del Piano, definendo le azioni di adattamento nei vari settori, tra cui: risorse idriche, dissesto geologico, desertificazione e degrado del territorio, ecosistemi e biodiversità, foreste, agricoltura, pesca.

LUNEDÌ 9 GENNAIO 2023 ALLE 12.30 SEGUI SU RADIO RADICALE "ALTA SOSTENIBILITÀ", la puntata dedicata all’adattamento ai cambiamenti climatici. Tra gli ospiti della trasmissione Enrico Giovannini, direttore scientifico ASviS.

Link: PNACC_versione_dicembre2022.pdf

Per la Redazione - Serena Moriondo