contattaci2
Chiamaci: 06 441 146 25
Scrivici una e-mail
area riservatacerca
cercaarea riservata
logo rigenerazioni NEWS 800x100 trasparente

FOTO l presidente lula brasilia brasile stato corte assalto bolsonaro attacco sede 18xgcDomenica 8 gennaio 2023 a Brasilia, la capitale del Brasile, sostenitori dell’ex presidente J. M. Bolsonaro hanno assaltato, occupato e vandalizzato i principali palazzi istituzionali del Paese: il parlamento, la corte suprema e la sede dell’esecutivo.

A Brasilia i sostenitori di Bolsonaro non hanno fatto solo una protesta dimostrativa e seppur l'ex Presidente Bolsonaro abbia promesso di rispettare la Costituzione non ha mai riconosciuto la sua sconfitta.  Il Governo Bolsonaro, lo ricordiamo, è stato fautore del cosidetto "sovranismo ambientale". Questo partirebbe dall’idea che gli Stati abbiano potestà assolute sugli equilibri naturali sull’aria, sull’acqua, sulle foreste e che non esistano “patrimoni dell’umanità” ma solo risorse nella totale disponibilità dell’arbitrio nazionale. Esattamente l'opposto dell'idea, maturata nel corso del Novecento, che la potestà sull’ambiente, e in particolare su ambienti rari, di particolare pregio così come sulle specie in via di estinzione, fosse una responsabilità globale, qualcosa da condividere in ragione del fatto che l’idea di “bene comune” andasse ben oltre i limiti dei confini nazionali e degli interessi dei singoli governi.

L’assalto sarebbe stato organizzato sui social Twitter, Telegram, TikTok. Sarebbero questi i canali più usati dai manifestanti per organizzarsi. Gli analisti brasiliani non hanno dubbi. Da settimane decine di account si sarebbero attivati per spingere la gente a protestare, ad assaltare infrastrutture e luoghi istituzionali. È vero che i social media sono luoghi virtuali, ma è vero che le persone che vi si incontrano sono reali, e che le conseguenze sono reali. Questo ne è un esempio.

E mentre tutto il mondo ha manifestato solidarietà a Lula, legittimo Presidente brasiliano, la Presidente Meloni si è limitata a rilanciare il twitter con il messaggio del vicepremier Antonio Tajani: "Sto seguendo con preoccupazione quanto sta accadendo in Brasile. Ogni atto di violenza contro le istituzioni democratiche deve essere condannato con grande fermezza. I risultati elettorali vanno sempre e comunque rispettati". 

L'Unione Europea ha invece condannato gli “atti di violenza antidemocratica” e ha ribadito il “pieno sostegno” dell'UE a Lula e al sistema democratico brasiliano. “I leader politici brasiliani, e in particolare l’ex presidente Bolsonaro, devono agire in modo responsabile ed esortare i loro sostenitori a tornare a casa. Il luogo dove risolvere le differenze politiche è all’interno delle istituzioni democratiche brasiliane e non attraverso la violenza nelle strade”.

Condanno l’assalto alle istituzioni democratiche del Brasile. La volontà del popolo brasiliano e le istituzioni del Paese devono essere rispettate. Sono fiducioso che sarà così. Il Brasile è un grande paese democratico”. Così, il comunicato del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

FOTO bra 690x362La Confederazione Internazionale dei sindacati (ITUC - International Trade Union Confederation) ha diramato un comunicato con il quale "condanna gli attacchi delle folle neofasciste al Congresso, agli uffici presidenziali e alla Corte Suprema del paese. Dietro gli attacchi c'erano i sostenitori del presidente sconfitto Jair Bolsonaro, che ha lasciato il paese prima dell'insediamento del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, con alcuni elementi delle forze di sicurezza che stavano a guardare e incoraggiavano persino i rivoltosi. Il presidente Lula ha condannato "l'incompetenza, la malafede o la malizia" di questi elementi delle forze di sicurezza, e un giudice della Corte Suprema ha posto Ibaneis Rocha, il governatore regionale pro-Bolsonaro responsabile del distretto della capitale, con una sospensione di 90 giorni. Quest'ultimo attacco organizzato alla democrazia sottolinea la continua minaccia rappresentata dall'estrema destra, evidenziata da una risoluzione speciale adottata al 5° Congresso mondiale dell'ITUC nel novembre dello scorso anno".

“L'ITUC - ha affermato Owen Tudor, vice segretario generale - si è schierato con i nostri sindacati e lavoratori in Brasile quando l'estrema destra ha cospirato per inscenare un colpo di stato costituzionale contro il presidente Dilma Rousseff e siamo stati con il presidente Lula quando è stato ingiustamente accusato di corruzione. Siamo ora al fianco dei sindacati, dei lavoratori e del popolo brasiliano nella difesa del loro governo democraticamente eletto contro la delinquenza e la violenza”.

Il Sindacato UGT (União Geral dos Trabalhadores) ha dichiarato: "La democrazia rappresenta l'alternanza del potere, quindi richiedere un intervento militare, saccheggiare proprietà pubbliche o attaccare il sistema democratico brasiliano non è un segno di patriottismo, ma di vandalismo e criminalità. L'UGT chiede che i responsabili, incoraggiati o finanziatori, siano puniti e che affrontino il rigore della normativa vigente. Tali atti rappresentano un affronto allo stato di diritto, alla democrazia e alla volontà popolare delle urne."

La Confederación Sindical de Trabajadoras y Trabajadores de las Américas (CSA) "che rappresenta più di 55 milioni di lavoratori nella regione, esprime la più profonda condanna per golpe e atti terroristici di settori della destra bolsonaria contro le sedi dei 3 poteri nella capitale federale , Brasilia. Sono inammissibili tutti i movimenti antidemocratici portati avanti da questi settori, che continuano senza riconoscere la volontà sovrana del popolo brasiliano che ha eletto il presidente Luis Inácio Lula da Silva per un nuovo mandato costituzionale. Gli atti violenti della giornata odierna non fanno che confermare l'essenza autoritaria e fascista del progetto politico dell'ex presidente del Brasile, allineato con le correnti reazionarie del diritto internazionale. Dal CSA esprimiamo la nostra solidarietà al popolo brasiliano, al suo governo ea tutte le forze politiche e sociali che difendono le istituzioni democratiche, la pace e lo stato di diritto. Chiediamo al movimento sindacale internazionale di esprimere la sua solidarietà al movimento sindacale brasiliano e di rimanere attento all'evoluzione della situazione in Brasile."

Il Presidente al governo,  Luiz Inácio Lula da Silva,  ha dichiarato "I vandali, che potremmo chiamare nazisti fanatici, fascisti fanatici, hanno fatto ciò che non è mai stato fatto nella storia del paese. La sinistra brasiliana ha già avuto persone torturate e uccise, e non si è mai letto un movimento di sinistra che invade la Corte Suprema , Congresso o Planalto. Non c'è nessun pretendente in quello che hanno fatto. Scopriremo chi sono i finanziatori dei vandali che sono andati a Brasilia. Pagheranno con la forza di legge il gesto antidemocratico".

Come ha commentato Antonella Mori, Responsabile del Programma America Latina dell'istituto per gli studi di politica internazionale. "la reazione rapida e decisa all'insurrezione mette in luce la forza della democrazia in Brasile.  Ma quanto accaduto è stata anche una dimostrazione di forza della parte più reazionaria del paese, profondamente ostile alla democrazia. La gestione di questa fase richiederà al governo Lula molto tempo ed energia e rischia di rallentare l’attuazione del suo programma in altri settori, quali quello sociale ed economico”.

Per la Redazione - Serena Moriondo