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Foto passaggio di consegne semestre UELa crisi geopolitica e i conseguenti effetti sociali ed economici percorrono il programma del primo semestre 2023 della presidenza svedese al Consiglio europeo, motivandone priorità, rilevando emergenze e necessità di accelerare sui processi in corso delle transizioni verde e digitale, e di sviluppare le azioni in corso per il rispetto dello Stato di diritto e il rafforzamento della tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, per la difesa dei valori democratici. Tale programma affianca e integra l’atto congiunto tra Commissione-Parlamento-Consiglio dell’Ue sulle priorità legislative 2023-2024, assunto il 15 dicembre 2022, e il programma annuale della Commissione europea per il 2023, che si articola nei sei punti del programma di mandato 2019-2024 di Ursula von der Leyen. La Svezia eredita la guida dalla Repubblica Ceca e la passerà alla Francia a luglio.

La presidenza svedese s’impegna a "sostenere il lavoro della Commissione per presentare una prima revisione volontaria dell'attuazione dell'Agenda 2030 da parte dell'Ue. La presidenza intende adoperarsi per garantire un ampio e ambizioso accordo tra gli Stati membri in vista della revisione intermedia dell'Agenda 2030 e del proseguimento dell'attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile."

Nello specifico sui temi ambientali, la Svezia ha ricordato che le azioni dell'UE per la transizione climatica all'interno dell'Unione incidono sulle prospettive del mondo intero di rispettare gli impegni dell'accordo di Parigi. Per questo motivo, la presidenza svedese darà la priorità all'avanzamento dei negoziati su eventuali parti rimanenti del pacchetto Fit for 55 con un elevato livello di ambizione in sede di Consiglio "Ambiente". Sarà anche importante portare avanti i risultati della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP27). L'UE svolge un ruolo cruciale nel mantenere alte le ambizioni globali.

Una revisione delle norme sulle emissioni di CO 2 per i nuovi veicoli pesanti fornirà un quadro importante per accelerare la transizione del settore dei trasporti. La presidenza porterà avanti la proposta di un sistema di certificazione per la rimozione del carbonio per promuovere l'emergere di un mercato commerciale della cattura del carbonio.

La presidenza proseguirà inoltre i negoziati su un regolamento rivisto sui gas fluorurati e sul regolamento sull'ozono, con l'ambizione di compiere il maggior numero di progressi possibile. La presidenza svedese darà inoltre la priorità alla revisione della direttiva sulle emissioni industriali. Un'altra proposta importante in termini di realizzazione della visione dell'UE in materia di inquinamento zero è la revisione delle direttive sulla qualità dell'aria ambiente.

Lo sviluppo di un'economia circolare è importante per la transizione verde. La Presidenza si adopererà affinché l'UE sia all'avanguardia anche in questo settore. Ciò riguarda sia il modo in cui vengono prodotti i prodotti che consumiamo, sia il modo in cui vengono confezionati e trasportati prima che raggiungano il consumatore. La presidenza intende portare avanti i lavori sulla revisione della direttiva sugli imballaggi.

La presidenza lavorerà anche sui quadri normativi dell'UE che promuovono cicli di materiali non tossici, un maggiore utilizzo di materiali riciclati di alta qualità nei prodotti e altri modelli di business che promuovono un'economia circolare. La presidenza si adopererà inoltre per ottenere il massimo progresso possibile nei negoziati sulla revisione del regolamento sulle spedizioni di rifiuti. Ciò svolge un ruolo importante nell'aumento dei controlli sui flussi di rifiuti e nella lotta alle spedizioni illegali di rifiuti. Durante la presidenza svedese del Consiglio dell'UE dovrebbero svolgersi una serie di negoziati internazionali, tra cui un accordo globale giuridicamente vincolante sull'inquinamento da plastica.

La transizione verde deve avvenire in tutti i settori e una condizione vitale è la protezione degli ambienti naturali e della biodiversità, oggi e per le generazioni future. La presidenza proseguirà pertanto i lavori sul regolamento sul ripristino della natura. Un altro compito importante per la Presidenza sarà quello di seguire i risultati della Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità (COP15) e garantire la tempestiva attuazione del quadro globale sulla biodiversità.

La Svezia viene da sempre considerato un Paese europeista, sostenitore, in vari ambiti, di politiche molto vicine a quelle di Bruxelles. Con la recente tornata elettorale che ha premiato una coalizione di destra, le cose però potrebbero cambiare e con ogni probabilità faranno pressioni per una revisione più stringente degli accordi sulla gestione dei flussi migratori,. Per riuscirci, è facile immaginare che cercheranno la sponda dei Paesi guidati da esecutivi di estrema destra come Italia, Polonia e Ungheria. Sul conflitto in Ucraina, tema molto sentito dalla popolazione svedese, il Governo svedese potrebbe proseguire un percorso di avvicinamento alla Nato. Infine, sono in molti ad avere qualche dubbio sulla posizione della Svezia anche rispetto all’atteggiamento sullo stato di diritto: il peso del partito euroscettico di estrema destra "Democratici svedesi (Sd)", che ha posizioni molto vicine ai governi di Ungheria e Polonia,  potrebbe portare la presidenza a guida svedese ad allentare la presa sulla violazione dei diritti civili dei due Paesi dell’Europa orientale. Ricordiamo che il partito di ultradestra svedese, infatti, ha già votato al Parlamento europeo contro la mozione per il congelamento dei fondi comunitari destinati a Budapest, così come Lega e Fratelli d’Italia.

Link: Le_quattro_priorità_della_Presidenza_svedese_al_semestre_UE.pdf

Per la Redazione - Serena Moriondo