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Immagine Parco Gasometri Bovisa progettoIl primo esempio riguarda la riqualificazione urbana del "Parco dei Gasometri" a Milano. Proprio in questi giorni è stato presentato dal Politecnico in presenza delle istituzioni comunali Il Masterplan Bovisa - Goccia, su progetto dell’architetto Renzo Piano. Si tratta di un intervento che coprirà una superficie complessiva di 32 ettari, di proprietà del Comune di Milano (23,4 ettari) e del Politecnico di Milano (9.1 ettari) che amplia così il proprio Campus Bovisa con la realizzazione di un parco scientifico e un polo dell’innovazione con aree dedicate a servizi per gli studenti, per le imprese e per la cittadinanza.

Foto GasometroGallery 4Si tratta di due ex gasometri che saranno convertiti il primo in uso misto, dagli uffici e sale meeting, a una piscina e palestre mentre il secondo in uffici, laboratori e auditorium. Il progetto è stato particolarmente sfidante poiché, in conformità alle linee guida dello studio RPBW, le strutture saranno realizzate con travi e solai in legno a vista, materiale molto prestigioso ma nel contempo con pessime proprietà di isolamento acustico (non a caso viene usato negli strumenti musicali): nonostante questi limiti tecnici i target di legge sono stati raggiunti facendo ricorso a sofisticate tecniche di installazione dei materiali. Anche la gestione del riverbero sonoro nella piscina non è stata semplice, vista l’elevata umidità tipica di tale ambiente che mal si concilia con i più comuni materiali fonoassorbenti. I risultati attesi sono pertanto di eccellente fruibilità acustica di ogni sala, piscina e palestra e di conseguenza ci si attende un benessere elevato che incrementa il valore dell’opera e la rende omogenea sotto tutti gli altri aspetti: estetici, di materiali e architettonici. L’inizio dei lavori è previsto per la fine del 2023 e il completamento nel 2026.

Foto Real albergopoveri 1716x700 cIl secondo esempio riguarda il Real Albergo dei Poveri di Napoli, da anni in attesa di una riqualificazione per un riutilizzo, che dovrà diventare un grande polo culturale. Frutto di una intesa tra Ministero, Istituzioni e privati la rinascita dell’imponente architettura settecentesca – tra le più grandi costruite in Europa in quel periodo – nata per volontà di Carlo III di Borbone e progettata da Ferdinando Fuga, verrà riconvertita - grazie ai fondi del PNRR (100 mln) e di privati - in polo culturale che ospiterà sezioni del MANN, della biblioteca nazionale e strutture ricettive. Il Real Albergo dei Poveri quindi è destinato a ospitare opere di diversi musei napoletani, tra cui una sezione del Museo Archeologico, accogliendo la Collezione Santangelo ed esponendo al pubblico opere che attualmente si trovano in deposito, e alcune sezioni della Biblioteca Nazionale, con volumi dell’Ottocento e del Novecento, con grandi sale di lettura ma anche strutture ricettive e ristoranti. Il primo passo consiste in una serie di lavori – che partiranno entro la fine dell’anno – di consolidamento e restauro dell’edificio, compreso il recupero della corte centrale, per poi pensare alla rimodulazione e alla riformulazione degli spazi in vista del loro nuovo utilizzo.

Foto Le OGR di Firenze viste dal satellite 768x457Il terzo esempio, sulla scia del recupero delle ex Officine Grandi Riparazioni di Torino, l’area fiorentina di Porta al Prato prevede una riqualificazione della vecchia zona industriale cittadina che vedrà un intervento edilizio privato nelle aree ferroviarie adiacenti al Nuovo Teatro dell’Opera su un’area di circa 80mila metri quadri. Si tratta di uno dei principali interventi di rigenerazione urbana del territorio comunale, quello anticipato nel 2017, che vedrà la nascita di un nuovo quartiere. Con l’integrazione di funzioni culturali, servizi e attività complementari l’area vuole diventare, secondo le Ferrovie, un “contesto attrattivo ben collegato con il resto della città e a pochi passi dal centro. Una tramvia in luogo dell’attuale ferrovia, una nuova viabilità, aree a verde attrezzato, piste ciclopedonali e connessioni con il Parco delle Cascine favoriranno lo sviluppo di relazioni di vicinato e costituiranno un’adeguata transizione tra la città e il grande Parco territoriale”. Il Sindaco ha dichiarato: “Una parte dei fondi sarà reperita dagli oneri di urbanizzazione della riqualificazione di tutta l’area Officine Grandi Riparazioni, circa 18 milioni di euro, poi bisognerà trovare le risorse per la gestione di questo centro per le arti contemporanee, e qui tra gli obiettivi c’è quello di coinvolgere una serie di mecenati italiani e internazionali che possa credere nel progetto”.

Ultimo esempio, i sedici beni immobili dello Stato non più in uso, scelti per i nuovi bandi di valorizzazione dell’Agenzia del Demanio. L’Agenzia punta ad affidare in concessione (se il bene è riconosciuto di interesse culturale ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004) o in locazione porzioni del patrimonio dello Stato non in uso. Un “tesoretto” composto da sedici immobili in tutto il Paese, due dei quali saranno concessi in uso gratuito. Inclusi nel programma nazionale Valore Paese Italia, i bandi resteranno attivi fino alle ore 12.00 del 15 maggio 2023. Sono finalizzati alla riattivazione di beni pubblici eterogenei per funzione, tipologia, dimensione e collocazione geografica, che si candidano verso usi economici “connessi ad attività sociali, culturali, di tutela ambientale, turismo lento e mobilità dolce”. In altre parole, l’Agenzia opera per individuare soggetti – “persone fisiche, imprese individuali, società commerciali, società cooperative, associazioni, fondazioni, consorzi”, secondo gli specifici requisiti previsti in ciascun bando – che possano occuparsi di recuperare, riutilizzare e assicurare una buona gestione negli immobili in questione. Nel complesso l’operazione è finalizzata a salvare parte del patrimonio pubblico da condizioni di dismissione, abbandono e degrado. Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria sono le regioni coinvolte.

Foto Siniscola Faro di Capo Comino 04Dal nord al sud del Paese, gran parte delle strutture coinvolte in questa fase sono state costruite per rispondere, in vario modo, a funzioni di natura militare: dall’ex Caserma De Amicis a Sulmona (AQ) all’ex deposito militare a Pizzighettone (CR), passando per il dismesso panificio militare a Casale Monferrato (AL). Non mancano i complessi legati al settore dei trasporti, via terra o via mare, con l’ex Casa cantoniera a Irsina (MT) e l’ex Casello ferroviario a Montescaglioso (MT), entrambi in Basilicata, l’ex Casa cantoniera ‘Il Colle’ a Terracina (LT) e il Faro di Capo Comino a Siniscola (NU). Fra gli immobili da segnalare anche la quattrocentesca Villa Carducci Pandolfini, nella zona sud-ovest di Firenze: caratterizzato dalla forma a ferro di cavallo, il complesso in questione venne in parte affrescato da Andrea del Castagno.

Lista dei 14 beni in concessione/locazione di valorizzazione, regione per regione:

  • Abruzzo: ex Caserma De Amicis a Sulmona (AQ);
  • Basilicata: l’ex Casa cantoniera a Irsina (MT) e l’ex Casello ferroviario a Montescaglioso (MT);
  • Lazio: la ex Casa cantoniera ‘Il Colle’ a Terracina (LT);
  • Lombardia: l’ex Poligono di tiro a segno a Piazza Brembana (BG) e una porzione di un ex deposito militare a Pizzighettone (CR);
  • Piemonte: l’ex Panificio militare a Casale Monferrato (AL) e l’ex Casa del Fascio a Vinzaglio (NO);
  • Sardegna: il Faro di Capo Comino a Siniscola (NU);
  • Sicilia: l’ex Istituto di geofisica mineraria e la Real Casa dei Matti a Palermo e l’ex Convento di San Vito ad Agrigento;
  • Toscana: la Torre di Calafuria a Livorno e Villa Carducci Pandolfini a Firenze

Foto Teatro Sociale AmeliaI 2 beni in concessione/locazione in Uso Gratuito sono, in Calabria, l’ex case popolari a Limbadi (VV); in Umbria, l’ex Teatro sociale di Amelia (TR). Di quest’ultimo vale la pena dare una breve descrizione: risalente alla fine XVIII secolo, il Teatro sociale di Amelia (Terni) si trova nel centro storico della cittadina umbra. Si tratta di un immobile di 1000 mq, annoverato fra i primi esempi di teatro all’italiana. Dalla sala, con la caratteristica forma a ferro di cavallo e 400 posti complessivi (fra platea, loggione e 50 palchi), ai meccanismi scenici lignei originali non mancano gli elementi di pregio: caratteristiche e dotazioni che hanno concorso a renderlo un “monumento di interesse storico e artistico” tutelato. Sul suo palcoscenico si sono esibiti interpreti dell’opera lirica, musicisti e attori noti anche al grande pubblico: fra loro, Nino Manfredi e Alberto Sordi che qui hanno girato alcune scene dei film Le avventure di Pinocchio e Il Marchese del Grillo, rispettivamente diretti da Luigi Comencini e da Mario Monicelli.

Per la Redazione - Serena Moriondo